Un articolo pubblicato su La stampa di sabato e un’intervista sullo stesso giornale al sottosegretario Giacomelli il giorno seguente evidenziano secondo gli analisti di Equita Sim posizioni ancora contrastanti in seno al governo in merito a quale approccio seguire in relazione alla rete Telecom. L’articolo di sabato sottolineava che il ceo di Enel è nettamente contrario a un’offerta di Open Fiber per la rete di Telecom da parte di Open Fiber, come vorrebbe invece fare Cdp che vede altrimenti difficoltà per il progetto Open Fiber, a causa del rischio di costi crescenti e di difficoltà nel definire il ritorno sull’investimento per la competizione di Telecom.
L’articolo citava poi anche una valutazione della rete contenuta in uno studio professor Decina di 13 mld o oltre in funzione degli scenari tecnologici di miglioramento della performance del rame. Il giorno seguente il sottosegretario alle TLC Giacomelli ha voluto però esprimersi a favore della linea di Enel, evidenziando dubbi sulla valutazione di 13 mld della rete Telecom e sull’opportunità di un bid nel momento in cui Open Fiber sta crescendo ed erodendo valore alla rete di Telecom.
Giacomelli si è espresso con scetticismo anche sulla strategicità dell’asset Sparkle e ha ipotizzato la possibilità di accelerare l’asta per le frequenze 5G per reperire risorse alternative rispetto alle privatizzazioni di Poste/Ferrovie. Infine Giacomelli si è spinto anche a commentare con favore l’ipotesi di combinazione Mediaset–Telecom per creare un operatore più forte, capace di sviluppare contenuti propri e aggregare in Europa (sembra di capire anche in Francia) mantenendo una leadership italiana.
Con posizioni contrastanti nello stesso governo e a pochi mesi dalle elezioni sembra difficile che il dibattito sulla rete Telecom possa diventare operativo a breve. I dubbi che emergono da Cdp su Open Fiber e i rischi che Open Fiber pone a Telecom dovrebbero, a detta di Equita Sim, spingere a considerare un’aggregazione di Open Fiber in Telecom, che potrebbe essere di reciproco interesse.
Il target price della Sim milanese su Telecom Italia resta comunque di 1,26 euro con giudizio buy.