Euro in rialzo fino alla riunione della BCE

A cura di Yann Quelenn analista di Swissquote
Dopo aver messo a segno il più cospicuo rialzo giornaliero degli ultimi due mesi nonché essere ritornato ai massimi degli ultimi due anni e mezzo a seguito dei commenti di Draghi a Jackson Hole, abbiamo fondate ragioni per ritenere che la moneta unica continuerà a segnare nuovi record di qui ai prossimi giorni, ovvero fino al 7 settembre, data in cui si riunirà nuovamente la Banca Centrale Europea.
Con l’euro schizzato all’insù dopo che il Presidente di Eurotower ha detto di essere fiducioso circa le possibilità di una ripresa economica globale che considera in via di miglioramento (nonostante ci sia ancora molta strada da fare in Europa e Giappone rispetto agli Stati Uniti), a niente sono valsi gli altri tentativi di Draghi di ridimensionare la portata delle sue parole e della moneta unica. I mercati hanno fermato gli acquisti sull’euro solo dopo che è stata menzionata la necessità tuttora presente di una politica monetaria accomodante.
Secondo noi gli investitori stanno riponendo attese eccessive nella riunione in programma la prossima settimana tant’è che crediamo che il rischio di una delusione sia alto: non solo, infatti, il target di inflazione, è ben lontano dall’essere raggiunto (e occorrerebbe certo più tempo di quello che si ha a disposizione per poter essere conseguito) ma, oltre a ciò, il tema della scarsità dei bond eligibili per l’acquisto presenti sul mercato sta rendendo ancora più difficile per la Bce riuscire a mantenere la propria politica monetaria accomodante per lungo tempo. Ad un certo punto, potrebbe persino essere messa in gioco addirittura la fiducia del mercato nelle capacità di intervento della banca centrale.

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