Mercati: le tensioni asiatiche e le attese riforme Trump continuano a creare incertezza

di Alberto Biolzi, Responsabile Direzione Wealth Management di Cassa Lombarda

Jackson Hole è stato un non evento. Yellen e Draghi non si sono, infatti, espressi sulle prossime mosse di politica monetaria, dando via libera agli investitori a scommettere su un nuovo rafforzamento dell’euro, favorito anche da dati macro migliori rispetto agli Usa.

Sull’euro, molto giocheranno le aspettative di un annuncio del “tapering” del QE Bce già dal prossimo meeting del 7 settembre.

Lo sviluppo del quadro macro in Usa e della politica economica domestica incideranno inevitabilmente sul dollaro.

Le tensioni geopolitiche in Asia e l’attesa per le riforme promesse da Donald Trump continueranno a creare incertezza e volatilità sui mercati. Durante il mese di settembre, l’attività di primario, sia governativo sia corporate, dovrebbe progressivamente accelerare. Secondo i calcoli di alcuni analisti, a fronte di scadenze di 50 mld di euro nella categoria Investment Grade Euro, le emissioni lorde entro la fine dell’anno potrebbero raggiungere 100 mld di euro. Questo dovrebbe tradursi in un rialzo degli spread all’emissione, con gli emittenti più propensi a fare “concessioni” agli investitori allo scopo di assicurarsi un funding a costi ancora contenuti in assenza di chiarezza sulle prossime mosse delle banche centrali (normalizzazione).

Il dato macro di maggior interesse della settimana in Usa sarà il job report di agosto, mese in cui tipicamente le statistiche deludono (effetto stagionale delle vacanze e ritardi nelle comunicazioni dei dati per le chiusure estive). Oltre a ciò saranno pubblicati la seconda stima del Pil 2Q ed il deflatore del Pil.

Il calendario macro in Europa prevede pochi indicatori di rilievo (inflazione, indici di sentiment, vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori tedeschi).

In Cina, l’indice PMI manifatturiero fornirà un quadro più chiaro sull’andamento dell’economia nella seconda parte dell’anno.

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