2009: gestori a confronto per una soluzione

EURIZON CAPITAL SA
Gli effetti del fallimento di Lehman Brothers si faranno sentire sui mercati ancora per qualche mese. E’ questa l’opinione di Emiliano Laruccia, responsabile investment solutions Eurizon Capital SA, secondo cui «il default ha generato più danni di quelli che si potevano prevedere e ha aperto gli occhi ad alcuni governi che, dopo l’esperienza Lehman, ora si guardano bene dal seguire rigidamente le filosofie del laissez faire». Secondo l’esperto la caduta della quarta  banca d’investimento degli USA provocherà rilevanti ripercussioni sul fronte del credito, seppur limitate rispetto a oltreoceano, anche ai paesi europei e alla stessa Italia.
«Per disegnare un quadro più preciso, tuttavia, bisognerà attendere – sottolinea Laruccia – le risposte che il mercato darà al piano d’azione adottato dal G20 per ristabilire la fiducia e sostenere le banche. L’ulteriore peggioramento della situazione economica e finanziaria potrebbe costringere i governi ad avviare progetti ben più ambiziosi di quelli concordati».

In ogni caso, secondo Laruccia, l’attuale scenario di crisi è destinato a durare perlomeno sino a metà anno, momento in cui inizierà una graduale ripresa. «Diversamente dalle teorie più in voga negli ultimi anni che si concentravano sulle cause strutturali, ritengo che la recovery attuale rifletta un  normale andamento ciclico». E in base a questa considerazione l’esperto ipotizza che gli USA, i primi ad essere entrati in recessione, verranno fuori dalla crisi con un anticipo di 6-9 mesi rispetto all’Europa, mentre l’Italia sarà costretta ad attendere perlomeno un ulteriore trimestre. Le più penalizzate da questo trend, secondo Laruccia, dovrebbero essere le PMI tricolori, che incontreranno sempre maggiori difficoltà ad accedere al credito.

Sempre sulle prospettive macroeconomiche l’esperto si attende un calo delle tensioni inflattive e pronostica per la BCE, entro l’anno, un ulteriore abbassamento del costo del denaro. Mentre, sempre secondo il gestore, la Fed dovrebbe mantenere tassi stabili sino a fine 2009.

MC GESTIONI
«Anche nel primo scorcio del 2009 lo scenario dei mercati continua ad essere complicato » sottolinea Raimondo Marcialis, direttore generale MC Gestioni. Secondo l’esperto il
vero problema che sta caratterizzando le giornate di contrattazione è la percezione del rischio. “L’attuale crisi ha mostrato – spiega Marcialis – una vulnerabilità inaspettata ai singoli eventi catastrofici anche da parte degli operatori professionisti.”

Molti money manager stanno avvertendo una consapevolezza del rischio molto alta, e dopo la fase del cigno nero, non pochi sono convinti che si vada verso una crisi sistemica». Marcialis ritiene che il mercato in questi ultimi 6 mesi abbia già pagato un prezzo alto all’incertezza e quindi non è assurdo ipotizzare una lenta risalita. Anche grazie al taglio d’interesse deciso dalla Bce, «che non significa nel breve periodo un cambio di marcia decisivo ma pone le basi, come una cura ricostituente, per il recupero». Per quanto riguarda l’Italia Marcialis si attende che Piazza Affari seguirà la scia degli altri mercati europei, in particolare quello tedesco, «pagando nei confronti di questi una sottoperformance nell’ordine del 4-5%». Sui settori l’esperto si guarda ancora bene dal puntare nei titoli finanziari. Si attende un risveglio dei rischi nelle small-mid cap e nel real estate.


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