Crédit Agricole Structured Asset Management (CASAM) ha rilasciato il consueto studio annuale sull’industria hedge, report che analizza le masse e performance dei fondi alternativi (inclusi i commodity trading advisors).
Lo studio è stato condotto dalla branch alternativa di Credit Agricole, insieme al centro di ricerca CISDM (Center for International Securities and Derivatives Markets) e la University of Massachusetts Amherst.
(A fianco la composizione degli asset gestiti da Crédit Agricole Structured Asset Management. Fonte: CASAM)
MASSE GESTITE & PERFORMANCE
I dati non sono nuovi ma vale la pena di ricordarli. Alla fine del 2008 il patrimonio gestito dagli hedge era di 1,43 trilioni di dollari, ovvero 700 miliardi in meno del 2007 o il 34% delle masse sparite. Anche il numero dei fondi attivi è sceso, passando da 9,700 (alla fine del 2007) agli attuali 8,900.
Tutti ormai sanno che il 2008 è stato il peggiore anno per gli hedge negli ultimi 20 anni. I fondi in media hanno segnato un calo del 19,2% con rendimenti che spaziano dal -34,3% degli Emerging Markets al +3,7% dei Global Macro.
Tra le strategie più interessanti, bene i gestori CTAs che con una performance del 21,8% mettono a segno la miglior stagione dal 2002. Tali risultati hanno contribuito a far salire le masse della strategia del 20% in soli 12 mesi, per un totale di 150 miliardi di dollari di patrimonio gestito.Crollano invece le masse dei gestori Convertible Arbitrage (-52%), tallonati dai fondi emerging market (-51%). Ad esclusione dei fondi CTAs, l’unica strategia a registrare una crescita del patrimonio sono stati i fondi global macro, con una crescita delle masse di 28 miliardi o +13% sull’anno precedente.
Un ultimo dato sconfortante emerge dallo studio: il differenziale tra le performance dei fondi single manager e fondi di fondi è veramente risicato con una perdita di 17 punti percentuali per I fondi che investono in altri fondi hedge.