Nfp: il mercato torna razionale dopo la forte reazione ai dati

a cura di Vincenzo Longo, Market Strategist IG

L’economia statunitense ad agosto ha creato 156 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, un dato inferiore alle attese fissate per +180 mila unità. In lieve rialzo anche il tasso di disoccupazione, passato dal 4,3% al 4,4%, mentre è rimasto stabile il tasso di partecipazione, al 62,9%. Allo stesso tempo sono state riviste al ribasso anche le figure di giugno e luglio, rispettivamente a 210.000 (da 231.000) e a 189.000 (da 209.000 unità). Infine, poco mossa è stata la crescita dei salari, ferma al 2,5% anno su anno, contro le attese che prevedevano un’accelerazione al 2,6%.

Le figure, in prima battuta, non sembrano essere state accolte bene dagli operatori, con le vendite che si sono intensificate sul biglietto verde. A nostro avviso, il mercato si aspettava qualcosa di più da questi dati di agosto dato che aveva alzato un pochino l’asticella dopo le figure brillanti sulle stime ADP di mercoledì scorso. Non aiutano neanche le revisioni dei mesi precedenti che nel complesso abbassano i dati di 41 mila unità. Infine, rimane aperto il solito nodo della crescita dei salari, che continua a sottolineare come la qualità del lavoro rimanga bassa e lontana dall’obiettivo Fed. Un qualche effetto potrebbe averlo avuto anche l’uragano Harvey che ha bloccato l’attività economia in una vasta area del Texas.

Le vendite sul biglietto verde hanno condizionato tutti gli altri mercati, con gli indici europei che hanno dimezzato i guadagni causa il forte apprezzamento dell’euro proprio verso dollaro. In recupero invece le materie prime con l’oro che ha aggiornato i massimi dall’elezione di Trump, avvicinandosi a 1.330 dollari/oncia.

I movimenti sembrano essere rientrati in questo momento, con il mercato che è tornato a ragionare sul fatto che tali figure non serviranno a spostare di molto le aspettative sulle prossime scelte della Federal Reserve, soprattutto in termini di tassi d’interesse, il cui rialzo di dicembre rimane ancora molto in bilico.

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