Cfa Sentiment Index: dato mensile in forte migliormento

Gli investitori professionali italiani certificati CFA® si confermano positivi sulle prospettive dell’economia domestica: il “Sentiment Index” registra un valore pari a 36,8, in forte miglioramento dal 16,3 del precedente mese e ben sopra ai livelli toccati dall’indicatore nei precedenti dodici mesi. Il forte miglioramento dell’indicatore è riconducibile alle migliorate condizioni economiche dell’Eurozona e dell’Italia, nonché delle attese di una proseguo di questa tendenza soprattutto nella zona Euro. Nel dettaglio delle principali asset class, i tassi di interesse a breve e lungo termine sono previsti in salita in tutte le principali regioni mentre si confermano le attese positive sui mercati azionari Europei, soprattutto quello Italiano.

Nel dettaglio, il sondaggio mensile, svolto da CFA Society Italy, ha misurato il parere di 68 professionisti con certificazione CFA® e membri dell’Associazione, un campione rappresentativo del punto di vista degli investitori professionali italiani (i circa 400 soci di CFA Italy svolgono principalmente i ruoli di gestore di portafoglio, analista finanziario, trader, broker, consulente e top manager di società del settore finanziario). Il sondaggio, svolto tra il 21 agosto ed il 1 settembre 2017.

La parola al gestore Andrea Dal Santo, CFA, ARPM, ceo Solidus Capital Group

Nel mese di agosto si è assistito ad una continuazione del rafforzamento dell’economia dell’Eurozona, come testimoniato dagli indicatori di sorprese positive, che si sono mosse al rialzo rispetto al mese precedente e sono vicine ai massimi degli ultimi due anni, grazie in particolare ai buoni dati macroeconomici dell’economia Italiana. In particolare, il guizzo nell’indicatore di fiducia dei consumatori Italiani, che migliora in quasi tutte le sue componenti, fanno ben sperare sul rafforzamento delle variabili macroeconomiche italiane nel breve periodo.

Al contrario l’economia USA, seppur in un contesto macroeconomico positivo, ha prodotto dati economici inferiori alle aspettative ai quali si accompagnano crescenti difficoltà sul fronte politico legati alla perdurante erraticità e polarità delle dichiarazioni del Presidente sui temi di politica interna ed estera nonché al difficile dialogo fra l’Amministrazione e il Congresso, che influiscono sulla capacità delle forze politiche di dare sviluppo legislativo alle promesse elettorali. Difficoltà che potranno riemergere nei prossimi mesi, in sede di discussione della legge di bilancio e della riforma fiscale, e che potrebbero causare l’insolvenza, auspicabilmente temporanea, dell’Amministrazione (government shut-down).
Questi andamenti sono catturati nel sondaggio mensile che evidenzia un giudizio in miglioramento sulla situazione economica nell’Eurozona e in peggioramento negli USA.

A livello di politica monetaria, prosegue il difficile esercizio di normalizzazione, più dinamico sul fronte USA dove sono presenti maggiori rischi inflattivi legati al basso tasso di disoccupazione e che, invece, a livello Europeo e soprattutto in Italia sono minori. Le banche centrali continuano politiche monetarie caute che nell’insieme si limitano ad accompagnare l’espansione delle grandezze macroeconomiche. I dettagli del sondaggio evidenziano una sensibile uniformità di vedute fra gli investitori professionali italiani certificati CFA® sulla direzione del percorso di normalizzazione dei tassi con forte convinzione sul rialzo dei tassi USA soprattutto di tassi a breve.

Rispetto ai mesi precedenti, il sondaggio evidenzia una battuta di arresto sulle aspettative di crescita del mercato azionario americano, i cui indici si trovano sui massimi storici, e previsioni bullish sul mercato europeo e in particolare sul mercato italiano. Tali aspettative sono coerenti con la divergenza fra azioni USA e Eurozona. Le prime presentano elevate valutazioni con crescenti rischi dettati dalla perdurante bassa volatilità dei mercati, le succitate spinte inflazionistiche e il maggiore costo del denaro. Le seconde con valutazioni meno elevate in un contesto domestico in recupero e politiche monetarie stabili.

Nello specifico dei settori del mercato azionario italiano, gli investitori restano costruttivi sul settore bancario e crescentemente ottimisti sugli altri settori più ciclici, come i settori industriali, mentre sono cauti sui settori difensivi, come i servizi di pubblica utilità (utilities) e le telecomunicazioni, e anche sui petroliferi, per l’assenza di prospettive a breve di recupero del prezzo del greggio.

Sul lato valutario, il rialzo contro il dollaro e lo yen ha permesso all’euro di ridurre il differenziale rispetto alla parità con la valuta giapponese e di chiudere la parità sulla valuta americana. Gli intervistati restano costruttivi su un rafforzamento del dollaro, che sosterrebbe la crescita della Eurozona mentre sono meno positivi su un apprezzamento della valuta del Sol Levante.

Fra gli elementi di rischio del ciclo azionario vanno tenuti sotto osservazione gli andamenti dell’inflazione core nelle principali economie, il rischio politico USA e l’incerto percorso delle riforme legislative, la bassa produttività del lavoro nelle economie occidentali e, in particolare, in USA che potrebbe frenare l’espansione della crescita economica in un mercato del lavoro con bassa disoccupazione, e infine il possibile rallentamento dell’economia in Cina e il possibile impatto sui paesi emergenti. Inoltre, va monitorato l’effetto del programma di armamento della Corea del Nord sugli equilibri geopolitici mondiali.

cfa sentiment index

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