Il Diamond… va mobile! Genesi di un Trading system Trend Following, che si è adattato nel tempo al servizio degli utenti

A cura di Sandro Giangrandi
Iniziamo sgombrando il campo da un malinteso: Il Diamond Trading System NON (ripeto NON) tratta della negoziazione di Diamanti!!! Il suo nome deriva dal formato della rappresentazione di alcuni risultati, presentati all’interno di una cornice, che, con una buona dose di immaginazione, può assomigliare a un diamante. Ci spiace per coloro che ci hanno domandato informazioni in proposito, ma abbiamo sentito il dovere di chiarire il malinteso allora e di evitare il sorgere di un ulteriore malinteso adesso.
Non basterebbe l’intera giornata della conferenza per dettagliare i successivi mutamenti avvenuti nell’uso dei segnali, lasciando invariate sia le formule che i criteri di generazione: questi mutamenti sono stati sviluppati principalmente a seguito di richieste dei nostri abbonati, sia per le aggiunte, che per le variazioni, che per le abolizioni.
Gli ultimi interventi, già disponibili per i nostri abbonati, trattano le modalità di presentazione dei segnali, compresa la possibilità di vedere i segnali su dispositivi “mobile”, con la rinuncia a quello che era uno dei pilastri delle versioni precedenti, il grafico del titolo di cui era stato generato un segnale, con la finestra di alert, il tutto sparato dal programma generatore direttamente alla casella di posta elettronica del nostro abbonato.
Ricordiamo con tanta simpatia gli strilli di raccapriccio di un nostro abbonato, che si vedeva ingolfare in pochi istanti la sua casella di posta elettronica ogniqualvolta il programma generava grandi quantità di segnali. Ricordiamo anche la richiesta di avere una storia della posizione, dall’apertura alla chiusura, con i segnali assemblati per data.
Desideriamo anche tranquillizzare i nostri abbonati, confermando che i pilastri del Diamond Trading System sono rimasti immutati:

  • La classificazione in fasi
  • L’utilizzo di due medie mobili
  • La singola fase definita in funzione della posizione del prezzo rispetto alle due medie mobili e delle due medie mobili fra di loro.
  • La definizione della quantità di titoli da immettere nella posizione secondo i criteri del Fixed Fractional Method.
  • Il controllo del rischio e la definizione degli obiettivi di prezzo in funzione dei principi del Risk/Reward Ratio.

Che altro aggiungere? Per maggiori informazioni Vi allego il link, a cui potete iscrivervi.
https://www.webank.it/webankpub/wbresp/dettaglio_evento.do?KEY4=pro4_LIVE_T3&tipo_evento=MI_23092017_TOUR
Grazie dell’attenzione; Vi aspettiamo, insieme agli altri ospiti, di tutto rispetto; non ci annoieremo.

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