In scia all’ennesimo uragano che ha colpito il Sud degli Stati Uniti e al calo delle consegne di greggio da parte dell’Arabia Saudita, il petrolio Wti è risalito fino a testare in area 50,35 dollari per barile la resistenza statica di medio periodo. Un ostacolo oltre il quale, dollaro permettendo, la commodity avrebbe la strada spianata per allungare ulteriormente il passo verso la successiva resistenza statica, anch’essa di medio termine, posta a quota 52 dollari.
In quest’ottica è tuttavia fondamentale posizionare uno stop loss a 49,40 dollari per barile, livello al momento coincidente con il passaggio del supporto dinamico ascedente di breve periodo al di sotto del quale si profilerebbe una correzione verso la soglia dei 48 dollari prima e in zona 47 in seguito.
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