Merkel e l’Europa all’indomani delle elezioni tedesche

A cura di Allianz GI
A una prima lettura, le consultazioni tedesche non hanno segnato una svolta nel panorama politico tedesco: i partiti di centro destra CDU (Unione Cristiano-Democratica) e CSU (Unione Cristiano-Sociale) hanno nuovamente superato gli avversari e Angela Merkel è diventata Cancelliera per la quarta volta consecutiva. Ma questa vittoria cela una diminuzione del sostegno al blocco CDU-CSU e l’avanzata del partito anti-immigrazione Alternativa per la Germania (AfD) che hanno indebolito la posizione della Merkel.
I principali partiti tedeschi hanno perso milioni di voti e la preferenza per i conservatori sostenitori della Merkel è scesa al 33% circa, il livello più basso dal 1949. Nel complesso, oltre 1 tedesco su 5 ha dato la propria preferenza a un partito di estrema destra o di estrema sinistra, in linea con la tendenza populista e anti-immigrazione osservata in altri Paesi.
Dopo l’annuncio dell’esito, l’azionario tedesco ha evidenziato una lieve flessione, al pari dell’euro. Gli investitori, già alle prese con incognite di natura geopolitica, desideravano una conferma della leadership tedesca pro-Unione Europea. Ora l’attenzione si sposta sulla squadra di governo che la Cancelliera riuscirà ad assemblare. La composizione della coalizione determinerà in parte l’approccio della Germania circa la politica europea e altre questioni.
I colloqui potrebbero durare diversi mesi, date le difficoltà di formare una coalizione con altri due partiti. Probabilmente i membri del nuovo esecutivo troveranno un accordo su politiche climatiche, spinta alla digitalizzazione, miglioramento del sistema scolastico e politica degli immigrati, senza dimenticare la questione degli sgravi fiscali. Tuttavia, non è dato sapere se si riuscirà a trovare una linea comune in tempi rapidi.
Implicazioni per gli investimenti. Come avevamo anticipato prima delle elezioni, questo risultato ha un impatto minimo sull’economia tedesca, che dovrebbe continuare a prosperare. All’indomani del voto, un euro più debole potrebbe favorire le società dedite all’esportazione. Inoltre, l’elezione di un governo pro-Europa guidato da Merkel confermerà probabilmente l’asse Berlino-Parigi. Detto ciò, non si placano del tutto i timori sul rischio politico nel vecchio continente, dove prosegue il “super ciclo” elettorale.
Quale futuro per la Germania e l’Europa. La vittoria di Merkel non è da sottovalutare e il calo di consensi non è stato poi così drastico. Eppure, mentre la Cancelliera inizia il suo quarto mandato, il pensiero va già al futuro. La Germania ha urgente bisogno di un piano di successione, soprattutto data l’avanzata della destra nazionalista.
Nell’immediato, Merkel subirà pressioni sui temi caldi che hanno favorito Alternativa per la Germania, come immigrazione e sicurezza. Proprio il malcontento su questi punti potrebbe favorire ulteriormente l’AfD alla prossima tornata elettorale.
Inoltre, il “super ciclo” elettorale dell’Europa potrebbe creare problemi per l’euro e/o l’UE:

  • in Spagna, il referendum per l’indipendenza catalana del 1 ottobre potrebbe agitare un po’ le acque;
  • in Austria, le elezioni legislative nazionali del 15 ottobre potrebbero mettere in luce un maggiore antieuropeismo.
  • in Italia: le consultazioni della prossima primavera sono problematiche, poiché le difficoltà economiche del Paese potrebbero favorire gli anti-europeisti.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!