Spagna, Agenzie di rating in attesa

A cura di Brendan Lardner, active fixed income portfolio manager di State Street Global Advisors
Le conseguenze del referendum di domenica sull’autonomia catalana hanno causato un sell-off dei titoli di stato spagnoli e dell’Euro all’apertura dei mercati questa mattina. Mentre i rappresentanti locali della Catalogna hanno affermato che il 90% aveva votato per l’indipendenza, la partecipazione ha riguardato solo il 43% dell’elettorato, il che suggerisce che la maggioranza di quelli che si oppongono all’indipendenza non ha votato.
Inoltre, il governo centrale di Madrid non ritiene che la votazione sia giuridicamente vincolante. Tuttavia, le scene di violenza in occasione del voto hanno portato a critiche su come Madrid ha gestito le elezioni e hanno ulteriormente messo in discussione la stabilità del governo di minoranza guidato da Mariano Rajoy. Infatti, meno di una settimana fa il governo era stato costretto a ritirare il bilancio del 2018 dal parlamento perché non aveva i voti sufficienti per l’approvazione.
Questa instabilità e la questione catalana hanno supportato la decisione di Standard & Poor’s di non rivedere al rialzo il rating sovrano della Spagna venerdì, il che ha contribuito alla delusione del mercato. I rendimenti dei titoli di stato spagnoli a dieci anni sono aumentati di 10 punti base rispetto ai bund tedeschi questa mattina e l’euro si è indebolito di circa lo 0,7% rispetto al dollaro.
Anche se l’economia spagnola ha performato bene recentemente, gli ulteriori problemi in Catalogna e l’aumento della probabilità di un crollo del governo centrale potrebbero spingere le agenzie di rating a restare in attesa, sospendendo per il momento eventuali upgrade. Inoltre l’incapacità per il governo di presentare un bilancio e chiarire i piani fiscali potrebbe causare un ulteriore ampliamento degli spread delle obbligazioni spagnole.

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