Eurozona, continua il rafforzamento dell’economia, ma l’inflazione resterà controllata

A cura di Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM
 Gli ultimi dati macroeconomici sono positivi, con gli indicatori del sentiment che aumentano sempre di più e i sondaggi di settembre sul manifatturiero che suggeriscono ulteriori miglioramenti. L’ottimismo relativamente al settore industriale, come negli Stati Uniti, resta a livelli molto alti e ha continuato a migliorare il mese scorso, nonostante la forza dell’euro. L’indice PMI manifatturiero è aumentato a 58,1 (da un precedente 57,4), raggiungendo il livello massimo da 6 anni e mezzo. In particolare, l’ottimismo in Germania rimane elevato (con un indice PMI manifatturiero superiore a 60), ma anche l’indice francese sta migliorando, raggiungendo il livello massimo di quasi sette anni (56,1). Fortunatamente, anche i livelli nei paesi periferici sono su un terreno di forte espansione, sebbene la lettura italiana è diminuita moderatamente a 56,3 lo scorso mese. Nonostante questo potenziale di miglioramento, l’inflazione nell’Eurozona resta bassa, con un’inflazione core che scende all’1,1% a/a. Più in dettaglio, a rallentare è l’inflazione dei servizi, mentre l’inflazione core dei beni è rimasta invariata. Data la forza della valuta di quest’anno, ci aspettiamo che anche quest’ultima rallenti, suggerendo che le pressioni inflazionistiche complessive resteranno controllate.

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