Mercati, due mesi di passione

A tre mesi dall’insediamento di Barack Obama alla Presidenza degli Stati Uniti, le incognite per la ripresa del mercato Usa sono tutt’altro che svanite. In un lasso di tempo così breve gli indici Usa vedono l’indice Standard & Poor’s 500 perdere il 22,41%.

Con queste premesse le ultime indicazioni tecniche sugli indici americani, vedono l’S&P500 a 500 punti entro la fine del 2009; per il DJIA le stime sono di 6.000 punti e 900 punti per l’indice Nasdaq Composite

Tra gli eventi di maggior rilievo degli ultimi due mesi, falimenti, nazionalizzazioni e salvataggi tramite iniezioni di denaro pubblico.

Fallimenti societari: le richieste di amministrazione controllata (Chapter 11) negli Usa balzano a livelli record. Dopo le industrie dell’auto (General Motors e Chrysler) anche altri settori risentono della crisi e corrono al riparo dai creditori. Ann Taylor, Best Buy, Jet Blue, Macy’s, Saks Fifth Avenue, Sears, Toys “R” Us, U.S. Airways e anche colossi come Ford o General Electric sono ricorsi a qualche forma di sostegno statale o legale.

Fallimento delle mega banche: bancarotta o nazionalizzazione hanno interessato non solo Citigroup e Bank of America, ma anche  JPMorgan Chase e HSBC (a lato le banche statunitensi più a rischio e i relativi depositi)

Il fallimento delle compagnie assicurative: la nazionalizzazione del settore ha visto protagoniste ‘passive’ società come  Ambac Assurance, Bankers Life e Casualty, Conseco, FGIC, Medical Liability Mutual, Mortgage Guaranty Insurance, Nuclear Electric Insurance, PMI Mortgage, Standard Life of Indiana e molte altre.

Città e stati: i fallimenti non hanno riguardato solo società private, anche intere comunità cittadine, stati e altri emittenti di obbligazioni municipali hanno dichiarato default (esemplare il caso della California, a rischio bancarotta).

Mercato del credito congelato: praticamente tutti i mercati del debito sono bloccati ad eccezione del mercato dei titoli di stato statunitensi (U.S. Treasuries). Tutti le altre forme di finanziamento (corporate bonds, commercial paper, asset-backed securities, municipal bonds e qualsiasi forma di raccolta bancaria) sono implosi con la quasi totale assenza di compratori.

Collasso delle obbligazioni governative: crolla il prezzo dei titoli di stato a breve e medio termine. Il forte indebitamento del Tesoro Usa ha portato all’acquisto massiccio di titoli spingendo verso il basso i rendimenti.

Guru: George Soros ha detto che il sistema finanziario così come lo conosciamo si è disintegrato, cosa che porterà problemi ben peggiori di quanto accaduto durante la Grande Depressione e con lo spettro di un declino economico simile a quello dell’ex Unione Sovietica. Paul Volcker ex presidente della Fed prima dell’era Greenspan, ha detto di non ricordare un altro momento storico (nemmeno nel 1929) dove il quadro economico mondiale peggiora a questa velocità e con un’ampia correlazione tra i mercati mondiali.

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