“Il solito, grazie”: la view di Fondaco

A cura di Fondaco Sgr
Neppure le immagini provenienti dalla Catalogna (e il seguente muro contro muro tra Barcellona e Madrid) e lo spostamento a destra del baricentro politico dell’Europa centro settentrionale sono riusciti a intaccare il mantra positivo che pervade gli investitori da
diversi mesi. I mercati azionari, e le classi di attività rischiose in generale, proseguono il loro percorso di graduale ma apparentemente inesorabile crescita mentre la relativa stabilità dei tassi di interesse limita la volatilità di quelle obbligazionarie.

Toccherò alla BCE provarci la prossima settimana, quando sarà attesa ad indicare le linee guida della propria  azione per il prossimo anno: l’obiettivo è sicuramente quello di evitare sorprese ma l’attenzione da parte degli investitori è alta e l’esercizio di equilibrismo a cui sarà chiamato il Presidente Draghi potrebbe rivelarsi più difficile del previsto.
Negli Stati Uniti, intanto, Trump prova a riaprire il tavolo della riforma fiscale e forzare la mano del Congresso sull’Obamacare: anche se le probabilità di giungere ad una soluzione efficace sembrano limitate, il confronto proseguirà nei prossimi mesi, con possibili effetti sul livello dei tassi di interesse e sul Dollaro statunitense.
Crescente attenzione, infine, potrà attirare l’Italia con l’avvicinarsi delle prossime elezioni, probabilmente già entro il primo trimestre del 2018: attualmente i flussi ed i livelli del mercato non segnalano timori da parte degli investitori ma la situazione potrà cambiare quando la battaglia elettorale entrerà nel vivo e si studieranno i possibili scenari post-elettorali.
Nel breve periodo, però, tutti i dati  economici continuano a descrivere uno scenario positivo e non si scorgono all’orizzonte motivi di particolare preoccupazione quindi «il  solito, grazie» e avanti con il prossimo giro.

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