Emergenti: Cina, Brasile e Sud Africa guidano i listini

A cura di Wojciech Stanislawski, Gestore del fondo Comgest Growth Emerging Markets

L’indice MSCI Mercati Emergenti continua sulla sua scia positiva, cerescendo di un ulteriore 2,2% (nella valutazione in dollari) durante lo scorso mese di agosto. Di recente Corea, India e i Paesi della penisola Araba hanno rallentato, mentre Cina, Russia, Brasile e Sud Africa hanno registrato solide performance. A livello settoriale le performance migliori sono state registrate dai materiali, dall’energia, dalle telecomunicazioni e dai finanziari mentre il settore dei beni voluttuari, sanitari e industriali sono rimasti indietro.

Nel complesso, i risultati del secondo trimestre dell‘anno per molte delle società che abbiamo in portafoglio si sono dimostrati positivi. Inner Mongolia Yilii, la più grande azienda agricola per la produzione lattiera in Cina, ha ottenuto risultati che hanno superato le aspettative e battuto i concorrenti, conquistando quote di mercato e vedendo così il prezzo delle azioni salire del 15,3% (in dollari). Il livello di richieste ha continuato a recuperare, particolarmente nelle città di terzo e quarto livello e nei prodotti ad alto margine e nello yogurt, mentre i costi del latte rimangono bassi. La società ha lanciato dei nuovi prodotti popolari, migliorando così la penetrazione nel mercato del latte UHT dall 1,3% dell’anno precedente a 78,5%.

In Brasile, BRF, uno dei più grandi produttori di proteine del mondo, è cresciuto del 14,4% (sempre nel computo in dollari), numeri che suggeriscono che alcune delle tendenze che avrebbero indotto un recupero stanno iniziando a dare risultati. La conferma di una svolta nel ciclo di redditività, un aumento della quota di mercato, minori costi di produzione, la crescita della rete di distribuzione, un margine EBIT (reddito operativo aziendale) di 130 punti base e un messaggio positivo dalla gestione nella pubblicazione dei risultati sono tutti elementi incoraggianti.

Al contrario, il fornitore di software indiano, Infosys, ha registrato una flessione del 5,1% (in dollari) a seguito di questioni riguardanti la gestione rinnovata e gli azionisti, suscitando speculazioni su una divergenza di opinioni sulla gestione dell’azienda e le modalità di svilupppo. Il management è stato rivoluzionato e, da parte nostra, continuiamo a monitorare l’evoluzione da vicino.

Vipshop, la più grande piattaforma di vendita flash online in Cina, ha riportato risultati deboli, con conseguente indebolimento del prezzo del titolo. La competitività dell’azienda è sempre più minacciata da Alibaba e JD, ed è riuscita a rispettare il suo obiettivo di crescita delle vendite del 28% fornendo sconti pesanti e maggiori livelli di finanziamenti, ora equivalenti al 20% del volume delle merci lorde (GMV).

Il margine di profitto operativo è sceso dal 4,8% nel secondo trimestre del 2016 al 3,5% nello stesso periodo di quest‘anno. Nutriamo dubbi riguardo alla velocità con cui l’azienda si sta muovendo per migliorare le sue analisi dei dati. Crediamo che ci sia valore nel modello flash online della società, un canale per sgombrare il proprio inventario, specialmete ora che il prezzo delle azioni non conta quasi nessuna crescita e un derating multiplo.

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