Eurozona, boom della crescita ma rischio di un nuovo “momento Trichet”

A cura di Azad Zangana, Senior European Economist & Strategist, di Schroders

La stima preliminare sul PIL dell’Eurozona nel terzo trimestre mostra che l’economia dell’area è in una fase di crescita ininterrotta, con un incremento in termini reali dello 0,6%, al di sopra delle attese di consenso (0,5%). Si tratta di un leggero rallentamento rispetto al tasso di crescita del secondo trimestre, rivisto al rialzo (0,7%), ma l’espansione è comunque molto solida.

Crescita mai così forte dal 2011

Al momento sono disponibili pochi dettagli, ma anche i dati pubblicati da Spagna e Francia mostrano una crescita molto buona, rispettivamente allo 0,8% e 0,5%. Anno su anno, l’Eurozona sta crescendo ora del 2,5%, il tasso più alto dal primo trimestre del 2011. Interessante notare che in quel periodo la Banca centrale europea alzò i tassi di interesse per l’ultima volta, in una mossa poi considerata sbagliata e ribattezzata “momento Trichet”, dal nome del presidente dell’Eurotower del tempo.

La politica monetaria resterà accomodante

Il rischio di vedere ripetere oggi lo stesso errore è ridotto, soprattutto perché la BCE ha da poco annunciato un’estensione del programma di quantitative easing. Inoltre, come sottolineato dalle ultime stime sull’inflazione (scesa dall’1,3% all’1,1% a/a a ottobre), l’Eurotower ritiene che ci vorrà un po’ di tempo prima che le pressioni inflative domestiche salgano a tal punto da riavvicinarsi al suo target.

Fino ad allora, la politica monetaria resterà accomodante, e gli investitori potranno continuare a godersi un contesto Goldilocks, da “riccioli d’oro”, un’economia cioè né troppo calda, né troppo fredda.

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