A cura di Alessandro Tentori, Chief Investment Officer AXA IM Italia
La Federal Reserve lascia i tassi invariati a 1.00% – 1.25% con decisione unanime. Nel comunicato, si prende comunque atto del recente miglioramento dell’economia americana e cambia il wording per descrivere il livello di attività economica da “moderato” a “solido”.
Janet Yellen e i suoi colleghi del FOMC continuano a mostrarsi perplessi sulla divergenza tra crescita economica e inflazione, tema sul quale ne gli economisti della Fed ne gli analisti di Wall Street assumono una posizione unanime.
La risposta dei mercati è contenuta e la probabilità di un ulteriore rialzo a Dicembre si stabilizza intorno all’85%.
Desta più interesse l’ormai certa nomina di Jerome Powell come successore di Janet Yellen. Dal nuovo Chairman ci si attende una strategia pressoché invariata sia sugli strumenti tradizionali di politica monetaria che sulle dinamiche del bilancio della Fed. L’incognita riguarda invece l’atteggiamento che la Fed assumerà a breve su regulation e struttura dei mercati, tematiche molto care a Powell. I mercati finanziari e la propensione al rischio potrebbero beneficiare nel medio periodo dal triplice allineamento di politica monetaria, politica fiscale e (de)regulation finanziaria. Dal punto di vista dei nostri investimenti, riaffermiamo quindi la strategia di sostituzione del rischio di mercato sui bonds con rischio di credito, in particolare high yield e mercati emergenti.