Hai minusvalenze da recuperare?

A cura di Daniele Bernardi, Ad Diaman Scf
Chiunque ha fatto degli investimenti finanziari è incappato almeno una volta in uno strumento che ha dovuto vendere ad un prezzo inferiore a quello di acquisto.
Se qualcuno lo nega possono esserci solo tre casi: (1) non ha ancora venduto, seppur in perdita, l’investimento (di fatto conseguendo una perdita non ancora maturata ai fini fiscali), oppure (2) è da troppo poco tempo negli investimenti e quindi non gli è ancora capitato, ovvero (3) mente spudoratamente per non ammettere i propri errori…
NON IMPORTA DI CHI E’ LA COLPA. Investire porta irrimediabilmente a fasi in cui si guadagna e in cui si perde, sia per colpa dei mercati che per colpa di nostre decisioni errate, è inevitabile, ma è come gestiamo le emozioni in quest’ultima fase che fa la differenza a lungo termine, insieme alle competenze che maturiamo e agli strumenti che usiamo.
FINANZA COMPORTAMENTALE. La finanza comportamentale insegna che un investitore avverso al rischio (ovvero che non vuole rischiare di perdere soldi), in caso di perdita diventa avverso alla perdita diventando disponibile a rischiare di più per recuperare le perdite.
Vi faccio un esempio; preferite fare un investimento (A) che ha il 80% di probabilità di guadagnare 1000€ con il 10% di guadagnare 0, oppure un investimento (B) che vi fa guadagnare 800€ con certezza?
Rispondete prima di continuare a leggere.
Ora vi faccio l’esempio opposto: se si prospetta una perdita, ne preferite una (C) che ha l’80% di probabilità di perdere 1000€ e il 20% di non perdere nulla, oppure una perdita (D) certa di 800€?
Anche in questo caso rispondete con sincerità prima di continuare
ASIMMETRIA COMPORTAMENTALE. Quando si tratta di perdite, il cervello ragiona diversamente da quando si parla di guadagni, e questo può portarci, se non si sta attenti, ad errori che possono complicare la situazione.
 

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