Allarme per il debito cinese

A cura di WingsPartners Sim

Il Governatore della Banca Centrale cinese ha espresso una preoccupazione per il livello di indebitamento del settore privato, uno scenario che rende vulnerabile la seconda economia mondiale a uno shock finanziario. Una parte del debito è infatti nascosta, complessa, contagiosa e pericolosa, secondo il responsabile della politica monetaria cinese, che invita a rafforzare la regolamentazione per evitare l’aggravarsi del problema e prevenire un’espansione ulteriore del credito interno.

Nel corso di quest’anno le compagnie cinesi hanno iniziato a ridurre a livello nominale la crescita del debito, nascondendolo, ma lasciando intatti i rischi: la “ soluzione ” per molti è stata la vendita di bond perpetui, inseriti a bilancio come capitale invece che come debito, in quanto in teoria non arrivano mai a maturità (una pratica concessa a livello contabile).

Nel corso del 2017 i prestiti di questo tipo hanno superato i 65 miliardi di dollari, sette volte tanto rispetto alle società statunitensi. Il vantaggio di questo tipo di strumenti di finanziamento si riscontra nel bilancio, facendo apparire le compagnie più solide, ma senza risolvere il problema di dover sostenere degli interessi, più onerosi rispetto a titoli di debito con durata quinquennale.

Grazie a questo spostamento, puramente contabile, il Ministero delle Finanze cinese ha potuto mostrare un rapporto tra capitale e debito in miglioramento nel settore privato. Il prossimo anno si potrebbero però riscontrare delle nuove problematiche derivanti dalla scadenza di molti bond di compagnie cinesi, per un controvalore di 723 miliardi di dollari (il terzo più alto della storia del Paese). Le necessità di fondi rischiano di creare un incremento dei tassi e limitare le possibilità di crescita della Cina in un’ottica di medio periodo.

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