Cinque motivi di ottimismo sui bond Emergenti

A cura di Rob Neithart, Gestore di portafoglio del fondo Capital Group Glbl Hi Inc Opps
Dopo anni di rendimenti instabili, i rendimenti registrati nel 2016 e nel 2017 hanno riportato alla ribalta le obbligazioni dei mercati emergenti. Il rally del debito dei mercati emergenti ha indotto alcuni investitori a considerare la possibilità di inserire o incrementare l’esposizione a questa asset class nei rispettivi portafogli. Gli investitori stanno inoltre cercando di capire se si tratti o meno di un cambiamento sostenibile. A nostro avviso vi sono buone ragioni per essere ottimisti.

  1. Nonostante gli ostacoli, i governi stanno facendo graduali progressi in termini di riforme

La politica può esercitare un profondo impatto sui mercati obbligazionari. Sebbene vi siano alcune eccezioni (ad esempio la Turchia, dove la stretta del governo dopo il colpo di Stato a luglio 2016 ha offuscato le prospettive per le obbligazioni e l’economia in generale) molti paesi hanno cominciato a evidenziare nuovamente degli sviluppi positivi. La natura dei catalizzatori per le riforme strutturali è variabile. Dove la riforma era assente, il rallentamento della crescita globale ha messo sotto pressione materie prime e valute, stimolando un cambiamento nei vertici politici. Promettenti iniziative riformiste sono invece in atto in India. Il primo ministro Narendra Modi, dalla sua elezione a maggio 2014, ha portato avanti le riforme economiche e nel mese di agosto 2016 il Parlamento ha approvato un’imposta sui beni e servizi che ha segnato un’importante vittoria legislativa per il suo partito.

  1. I prezzi delle materie prime si sono stabilizzati e le valute si stanno rafforzando

Fino ad oggi nel 2017 molte valute dei mercati emergenti hanno evidenziato una buona tenuta o si sono mosse al rialzo, mentre i prezzi delle materie prime si sono perlopiù stabilizzati. Pur non mancando le difficoltà economiche, alcune economie in via di sviluppo che dipendono dalle esportazioni di materie prime sembrano aver voltato pagina. Il Brasile e la Russia, due dei maggiori mercati obbligazionari, dovrebbero continuare il loro percorso di ripresa dalla recessione anche il prossimo anno. Le valute di entrambi i paesi, il Real e il Rublo, si sono apprezzate notevolmente rispetto al dollaro. La domanda di materie prime industriali rimane stabile e la spesa pubblica per progetti infrastrutturali in Cina è in ripresa. Le autorità stanno aprendo le casse pubbliche nel tentativo di ottimizzare la transizione dell’economia verso una crescita più lenta (ma più sostenibile). I dati recenti indicano un aumento dell’attività industriale ad uso intensivo di materie prime. In genere anche i miglioramenti nelle economie sviluppate sono favorevoli per le valute e i mercati delle economie emergenti, grazie all’aumento della domanda di materie prime industriali.

  1. Molte economie e finanze pubbliche sono relativamente solide

Il relativo miglioramento della crescita globale ha incentivato un maggiore ottimismo. In molti mercati emergenti, i tassi di crescita continuano a superare di gran lunga quelli delle loro controparti sviluppate.  Le partite correnti (la differenza tra le importazioni e la somma di esportazioni e reddito estero netto) sono ampiamente favorevoli.  Nonostante un certo numero di paesi in Africa e America Latina affronti importanti sfide sul fronte fiscale, in molti altri mercati in via di sviluppo i bilanci dello Stato sono in condizioni accettabili. Il rapporto debito-PIL, che indica il livello di indebitamento di un paese, è sceso rispetto al passato e, dove l’indebitamento pesa di più, questo è spesso indice del fatto che il mercato obbligazionario sta maturando.

  1. Maggiore flessibilità per reagire agli shock macroeconomici

Come reagiranno i mercati emergenti a un eventuale shock per la crescita globale dalla Cina o dall’Europa? Un rialzo nei rendimenti dei Treasury USA potrebbe farne deragliare la ripresa? Abbiamo motivo di ritenere che molte economie in via di sviluppo siano ora in grado di fronteggiare meglio eventuali stress di mercato. La valuta è un aspetto molto importante di questa maggiore resilienza. Le riserve in valuta estera sono generalmente abbondanti. La maggior parte dei tassi di cambio oscilla liberamente senza alcun ancoraggio (al dollaro o ad altro standard), e la libera oscillazione dei tassi di cambio consente alle economie di adattarsi alle pressioni esterne. Molte banche centrali hanno un’indipendenza maggiore rispetto al passato, oltre a disporre delle risorse necessarie per sostenere la crescita (e i prezzi delle obbligazioni) adottando al bisogno politiche monetarie più accomodanti.

  1. I rendimenti elevati esercitano notevole attrattiva in un mondo di rendimenti in calo

I rendimenti delle obbligazioni USA sono vicini ai loro minimi storici. In Giappone e in Europa, i tassi di riferimento negativi hanno spinto molti rendimenti obbligazionari sotto lo zero. In questo contesto, il tipico rendimento di un’obbligazione dei mercati emergenti, pari circa al 5%, è difficile da ignorare. Le emissioni sovrane a maggiore rendimento, possono riflettere problematiche di credito sottostanti o squilibri a livello di fondamentali, e devono essere monitorate con attenzione. È importante essere selettivi.

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