A cura di Lyxor
I flussi verso gli etf hanno già raggiunto il massimo storico annuale I flussi verso gli ETF sono tornati ad accelerare in ottobre, in quanto la propensione al rischio è rimasta consistente, favorendo le azioni dei mercati sviluppati. I nuovi flussi verso gli ETF hanno già superato il precedente record annuale del 2015.
Cos’è successo ad ottobre?
- I flussi verso gli ETF sono tornati ad accelerare ad ottobre (+ 7 miliardi di euro, a fronte dei 6,8 miliardi di euro del mese precedente)
- I flussi annuali, a quota 78,2 miliardi di euro, hanno già nettamente superato il precedente record di 71 miliardi di euro
- Gli afflussi verso l’azionario hanno leggermente rallentato (+5,8 miliardi di euro).
- Gli investimenti nel reddito fisso sono quasi raddoppiati (+1,2 miliardi di euro). Pochissimo movimento sul fronte delle materie prime (-0,03 miliardi di euro)
- Mese positivo per le strategie Smart Beta, in particolare quelle Value (+0,4 miliardi di euro)
Gli afflussi nelle azioni hanno leggermente rallentato
- La propensione al rischio è rimasta saldamente positiva con il miglioramento delle condizioni economiche. Si sono registrati afflussi significativi negli Stati Uniti, in Europa e in Asia
- I nuovi flussi verso l’azionario asiatico hanno raggiunto quest’anno un record, dopo la rielezione di Abe e le notizie economiche più positive provenienti dal Giappone
- Tuttavia, i flussi verso l’Europa hanno evidenziato una decelerazione
- Quelli verso le azioni dei mercati emergenti hanno invece subito una battuta d’arresto, quando la Fed ha assunto toni più accomodanti
Gli investimenti nel reddito fisso sono quasi raddoppiati
- I Titoli di Stato dei mercati sviluppati hanno messo a segno un netto rimbalzo (+192 milioni di euro, a fronte dei -304 milioni di euro dello scorso mese)
- I flussi verso i corporate bond Investment Grade hanno registrato un’impennata (+1,2 miliardi di euro, a fronte dei -245 milioni di euro lo scorso mese)
- Il debito emergente ha registrato deflussi per la prima volta quest’anno
L’Asia: tutto su Abe
Abbiamo registrato i più consistenti flussi dell’anno verso le azioni asiatiche, dopo la rielezione di Abe e la pubblicazione di notizie economiche positive (+1,2 miliardi di euro). Da inizio anno la raccolta si attesta a 3,3 miliardi di euro, un livello prossimo al picco del 2015. Gli afflussi si sono concentrati perlopiù negli indici con copertura dal rischio di cambio, visto che lo yen dovrebbe continuare a deprezzarsi. Infatti, ora il Giappone è l’unico Paese che continua a perseguire una politica monetaria fortemente accomodante.
- I flussi verso l’azionario sono a livelli record (51,4 miliardi di euro)
- Quelli verso il reddito fisso finora sono leggermente inferiori al picco del 2015
- I nuovi investimenti nelle materie prime restano in linea con il record del 2016