L’asset allocation di Pictet Am per i prossimi mesi

Di A. Delitala, Head of Investment Advisory e M. Piersimoni, Portfolio Manager di Pictet AM

Situazione macroeconomica

I mercati azionari restano globalmente ben impostati (S&P e Eurostoxx +2% sul mese) in un contesto macroeconomico di crescita robusta (Pil Usa +3% nel terzo trimestre) e sincronizzata. Gli indici giapponesi registrano una performance importante (Nikkei +8%) sulla scia di un esito elettorale molto favorevole all’amministrazione Abe e di uno Yen in ulteriore indebolimento.

I mercati obbligazionari recuperano le perdite di inizio mese grazie ad una BCE ancora una volta (nella riunione di ottobre) convincente nel comunicare un’uscita estremamente graduale dalle politiche monetarie straordinarie implementate nel corso della crisi dell’Eurozona. In questo contesto il cambio Euro/Dollaro prosegue la correzione iniziata a settembre.

La nomina di Powell alla Fed rappresenta una scelta nel solco della continuità con Janet Yellen. Il nuovo governatore sarà inoltre più coraggioso nel rimuovere una parte della regolamentazione bancaria. La scelta di Powell rispetto a Taylor rimuove un rischio di coda non indifferente: il decennale USA e andamento delle curve obbligazionarie (più piatte) registrano questa situazione.

Strategia

Nel medio termine (3-6 mesi) rimaniamo investiti sui mercati azionari globali, sostenuti dalla combinazione di tassi contenuti e crescita robusta e sincronizzata. Il sovrappeso azionario sulla zona Euro è ancora giustificato da una BCE estremamente cauta nella propria exit strategy dal QE che ci aspettiamo possa consentire alla moneta unica di proseguire la fase di correzione iniziata a settembre, senza comunque avere obiettivi troppo ambiziosi. Rimaniamo tuttavia cauti sul comparto obbligazionario, dove le valutazioni restano tirate sia in relazione alle previsioni di rialzi comunicati dalla FED, sia in relazione alle dinamiche macroeconomiche robuste che ci aspettiamo possano consentire un recupero dell’inflazione nei mesi a venire.

Attenzione al comparto HY, dove i livelli valutativi raggiunti (spread estremamente compressi) espongono gli investitori al rischio di allargamento degli spread. Vi è stato un leggero allargamento questa settimana (circa 30 punti base sull’indice HY Europeo): manteniamo la situazione sotto controllo soprattutto in caso di flussi in uscita dall’asset class (non ancora avvenuti). All’interno dei portafogli modello manteniamo l’investimento sui crediti HY a breve scadenza che hanno un beta (rischio) ridotto rispetto ai titoli tradizionali.

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