Di Yves Longchamp, Head of Research di Ethenea Independent Investors
In un contesto economico molto favorevole, il parametro più importante da monitorare è il dato dell’inflazione, che potrebbe essere spinta al rialzo dalle dinamiche salariali.
La situazione economica complessiva è molto positiva su tutti i principali mercati e non ci sono motivi per attendersi sorprese nei prossimi mesi. Tuttavia, monitoriamo con attenzione tre macroaree di rischio potenziale, cioè crescita, Cina e curva dei rendimenti, che al momento non mostrano problemi. La crescita è robusta, gli ultimi dati sulla Cina sono positivi, con il PIL stabile, i prezzi del mercato immobiliare in aumento e una situazione finanziaria, per esempio nel credito, positiva. Quindi le prospettive per i prossimi mesi sono molto buone.
In questo scenario, il principale elemento di rischio può venire dall’inflazione, che è anche uno dei fattori di rischio per la curva dei rendimenti. L’indice dei prezzi al momento resta basso, ma se scomponiamo inflazione primaria e inflazione core, possiamo effettuare un’analisi più precisa.
Infatti, l’inflazione core, che non tiene conto di alcuni beni come l’alimentare e l’energia, ha una maggiore componente legata ai servizi, che a sua volta è legata all’inflazione da salari: è proprio da qui che potrebbe arrivare il rischio maggiore per l’inflazione core. Il mercato del lavoro sta facendo bene e i salari non sono aumentati di molto negli ultimi due mesi. Tuttavia iniziamo a registrare degli aumenti dei salari ai margini. Questo ci porta a dire che, se dovesse verificarsi qualche sorpresa per quanto riguarda l’inflazione, potrebbe trattarsi di una spinta al rialzo e, in quel caso, la Bce dovrebbe probabilmente diventare più aggressiva.