Bb Biotech punta su large e mid cap

Focus sulle large e mid cap e sulle malattie metaboliche. È quanto spiegato dai manager di Bb Biotech, fondo svizzero incentrato sulle aziende biotecnologiche quotato sottoforma di azione a Milano (ma anche a Zurigo e Francoforte). Indicato a gennaio nell’ebook di Finanza Operativa tra le “10 idee di investimento per il 2017”, il titolo ha messo a segno una performance superiore al 15% comprensivo del dividendo staccato a marzo.
E nonostante il calo del 20% circa del dollaro, valuta di riferimento per il comparto, che ha penalizzato le performance per un investitore in euro. Guardando al portafoglio, il 40% delle posizioni riguarda l’oncologia, il 27% le malattie orfane e solo il 12% quelle metaboliche, che però già ora interessano quattro dei 10 principali titoli del fondo (Ionis, Radius Health, Alexion e Novo Nordisk). Portafoglio molto concentrato, peraltro, come nella filosofia della società, con i top 10 che da soli pesano per il 71% circa e i primi tre titoli per il 34 per cento.
Nel 2016 le approvazioni della FDA statunitense sono stati solo 22, quest’anno dovrebbero attestarsi tra 40 e 45. E nell’anno in corso il fatturato del comparto biotech (137,6 mld $) è salito solo del 5%, decisamente meno della media degli ultimi anni, anche se le attese per il 2018 di 149,4 mld indicano già un +8,5% circa, con un ritorno al valore medio. E le stime della società sulle società in portafoglio indicano una crescita media annua dei ricavi, tra il 2016 e il 2020, superiore al 20% circa.
Del resto, attualmente, il comparto biotech appare quello più sottovalutato guardando alla metrica del p/e: poco più di 10 volte gli utili, contro valori superiori alle 15x dell’S&P500, dell’Us Pharma e dell’Eu Pharma.
Quest’anno nel portafoglio del fondo, che vorrebbe essere esposto al “private equity” per circa il 10%, hanno fatto la comparsa due nuovi titoli (Five Prime Therapeutics e Idorsia) e ora gli investimenti sono più o meno divisi equamente tra large, mid e small cap. E per il 2018 si prospetta un nutrito elenco di “approval” di farmaci delle società in portafoglio da parte della Fda.

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