Opec, tagli produttivi prorogati per scongiurare la minaccia dello shale

A cura di Viktor Nossek, Director of Research, WisdomTree in Europe
La decisione dell’OPEC di estendere il taglio della produzione per nove mesi non rappresenta una sorpresa, con i mercati che già lo avevano prezzato. Tuttavia, la curva dei future sul petrolio sempre più in backwardation e il recente aumento dei prezzi, non solo hanno giustificato la decisione dell’ OPEC di limitare l’offerta, ma stanno ora incoraggiando altre nazioni produttrici a partecipare ai tagli della stessa.
Ciò mette in luce la crescente volontà dei paesi produttori di restringere collettivamente l’offerta per scongiurare la minaccia rappresentata dello shale oil e far aumentare i prezzi. Il boom produttivo di shale in precedenza ha agito da freno rispetto a qualsiasi tendenza rialzista del greggio derivante dall’accordo dell’OPEC sul taglio della produzione.
Questa volta la situazione potrebbe essere differente: con lo shale a lottare  per controbilanciare i tagli alla produzione dell’ OPEC, un contesto strutturalmente rialzista per il greggio potrebbe essere in preparazione.

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