Biotech: riforma fiscale e Fda offrono ancora opportunità

A cura del team di gestione del fondo Pictet-Biotech di Pictet AM

Lo scorso trimestre è stato particolarmente positivo per i titoli del settore biotecnologico: mentre l’indice MSCI World si è apprezzato del 4.8%, l’indice Nasdaq Biotechnology ha guadagnato il 7.7% (entrambe le performance sono in dollari).

I Repubblicani non sono riusciti nel loro tentativo di abolire e sostituire l’Obamacare e adesso avranno bisogno di una soluzione bipartisan per qualsiasi intervento di modifica o sostituzione del programma. Ciò che conta ancora di più per il Biotech è che ancora non sono stati prezzati i vantaggi legati alla riforma fiscale, che potrebbe costituire un incentivo per l’attività di M&A nel settore (i dettagli della riforma sono ancora pochi e vaghi). Tuttavia, è da ricordare che molti potenziali acquirenti hanno affermato di essere disposti a procedere ad operazioni di acquisizione anche in assenza di incentivi fiscali qualora dovessero trovare società target adatte alle proprie necessità. A titolo esemplificativo, Gilead ha recentemente annunciato l’acquisizione di Kite per 12 miliardi di dollari, che ha innescato una riconsiderazione degli scenari di M&A risollevando le sorti di molte società a bassa e media capitalizzazione. Riteniamo perciò che l’attività di M&A continuerà a sostenere le performance del settore biotecnologico.
Inoltre, al momento molti studi clinici sono ancora in sospeso, come, ad esempio, quelli di Sage sulla depressione post partum e sulle principali altre forme di depressione. Con il rapido progresso delle scienze biomediche e la crescente integrazione tra studi accademici e ricerche sperimentali delle aziende, crediamo che il momentum per le innovazioni resti positivo. Nonostante le sperimentazioni cliniche siano di per sé rischiose, una più stretta interazione con le autorità regolamentari e la costante evoluzione della struttura delle sperimentazioni aiuterà le società ad accorciare i tempi necessari affinché il risultato della sperimentazione arrivi effettivamente sul mercato e a massimizzare il valore aggiunto.
Innovazione e processi più brevi sono cruciali nell’area dell’oncologia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa un terzo della maggior parte dei tumori potrebbe essere prevenuto attraverso cambiamenti del proprio stile di vita. E nonostante un cambio di atteggiamento e stile di vita sia cruciale per prevenire e combattere patologie come il cancro, si tratta di un processo lungo e difficile. La verità è che con l’invecchiamento della popolazione dovremo sempre più confrontarci con un aumento di queste patologie, almeno per i prossimi due decenni. Ciò spiega perché le società del comparto Pictet-Biotech e del comparto Pictet-Health continueranno a battersi per sradicare queste patologie.
Un recente articolo del Financial Times “Decifrare il cancro: crescono le speranze per una nuova era della medicina di precisione” offre una panoramica estremamente chiara delle interessanti e complesse tecnologie che si stanno sviluppando nel settore delle scienze biologiche.
L’articolo analizza quattro diversi aspetti che sono destinati a rivoluzionare il modo in cui verrà trattato il cancro nei prossimi decenni:
Diagnosi: i test di sequenziamento di prossima generazione saranno in grado di rintracciare in un singolo campione di tessuto tumorale la presenza di centinaia di geni che giocano un ruolo significativo in queste patologie, offrendo così ai medici un’immagine completa subito dopo la diagnosi. In portafoglio: ThermoFischer Scientific (presente sia nel Biotech che nell’Health), una delle società leader nel settore della diagnostica di prossima generazione, e Roche (presente solo nell’Health), che ha sviluppato un sistema in grado di rintracciare la presenza di 324 geni legati al cancro attraverso un unico test. Il comparto Pictet-Biotech investe anche in Illumina, la società leader nel mercato del sequenziamento di prossima generazione.
Biopsie liquide: Se i processi diagnostici di prossima generazione offrono un’immagine complessiva della situazione del paziente, falliscono nel superare
una delle principali barriere alla cura del cancro: la sua capacità di cambiare forma per resistere alle cure. Una delle ultime soluzioni consiste nell’effettuare un test
sul sangue noto come biopsia liquida che può rilevare la presenza di piccolissimi frammenti di DNA rilasciati dal tumore, che, una volta analizzati, permettono di mappare lo sviluppo del cancro nel corso del tempo.
In portafoglio: Pfizer (presente nell’Health) ha recentemente annunciato una partnership con Guardant Health, una società californiana considerata la società in possesso delle tecnologie più accurate per l’esecuzione di biopsie liquide.
Farmaci personalizzati: se le procedure di testing più sofisticate sono destinate a diventare sempre più comuni, potrebbe iniziare l’era di centinaia di farmaci ultra personalizzati, sviluppati per specifiche mutazioni genetiche alla base del cancro. In portafoglio: Loxo Oncology (presente all’interno del Biotech), che sta sviluppando tali farmaci personalizzati e ha recentemente catturato l’attenzione sia degli oncologi che di Wall Street, spingendo il prezzo delle azioni a guadagnare il 251% negli ultimi 12 mesi. Altre società che stanno sviluppando terapie altamente specifiche sono Blueprint Medicines e Agios (entrambe nel Biotech).
Estrazione delle informazioni: la teoria secondo cui le caratteristiche genetiche di un tumore sono più importanti di dove sia posizionato nel corpo potrebbe segnalare la necessità di una rivoluzione nel campo dell’oncologia, che ha basato tutte le sue ricerche e i trattamenti sulla posizione originale del tumore. L’intento finale dei player del settore potrebbe essere lo sviluppo di una sorta di “Bloomberg per il cancro” che, sulla base dei risultati della diagnosi condotta sul paziente, fornisce automaticamente una lista dei vari trattamenti possibili.
In portafoglio: si tratta di un settore che sta ancora muovendo i primi passi, ma sicuramente i player nel campo della diagnostica di prossima generazione come ThermoFischer Scientific (sia nell’Health che nel Biotech) o Roche (presente nell’Health) sono quelli meglio posizionati in quest’area.
Ricordiamo che il comparto Pictet-Health ha un’esposizione del 25% circa al settore dell’oncologia e del 7.4% a quello della Diagnostica, una parte cruciale del processo di ricerca. Il comparto Pictet-Biotech ha, invece, un’esposizione al settore oncologico del 30% e investe la maggior parte dei propri asset in nuovi trattamenti e piattaforme tecnologiche che mirano esclusivamente a soddisfare necessità e bisogni ancora in attesa di una soluzione.

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