La soluzione degli svizzeri alla crisi

Le paure e le incertezze che caratterizzano l’attuale mercato finanziario hanno spinto i miti ma sempre ingegnosi svizzeri alla ricerca di beni di rifugio che preservino il loro valore nel tempo. È il caso del collezionismo di francobolli rari e storia postale. L’idea non è nuova, già durante il crollo di Wall Street del 1929, il mercato filatelico si era, infatti, rivelato un’ottima forma di investimento.
 

In tempi di crisi gli esperti di questa nicchia hanno rilevato un notevole aumento delle vendite sia all’asta, sia tramite trattativa privata. Un mondo di silenziosi nuovi collezionisti sta nascendo proprio dalle ceneri del crac finanziario. Il direttore filatelico della Investphilia di Lugano, Fernando Martínez, confessa però che anche in questo settore non è sempre facile trovare l’investimento giusto. L’hedge fund di turno, infatti, è sempre dietro l’angolo. “Solo una piccola parte dei francobolli emessi merita di essere presa in considerazione” ci spiega. “Un investimento sicuro sono quasi sempre le rarità – e continua – bisogna però tenere conto non solo dell’autenticità del pezzo, ma anche della qualità”.
 

Chi volesse avvicinarsi a questa forma di bene rifugio come semplice investitore, farebbe bene a richiedere il supporto di organizzazioni e professionisti affermati nel settore della filatelia. Così facendo è possibile effettuare scelte mirate, evitando di incorrere in brutte sorprese. E chissà, forse fra qualche anno, qualcuno scoprirà di avere in mano un piccolo tesoro.
 
 

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