Azimut, 2008 in utile

Una settimana da rialzi quella che si sta chiudendo, con i titoli del comparto finanza che hanno spinto i maggiori indici borsistici mondiali. Sedute su cui hanno pesato anche i dati 2008 presentati da alcuni istituti finanziari di rilievo, come l’italiana Azimut.

La società, attiva nella promozione, nella gestione e nella distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi, ha approvato oggi il progetto di bilancio 2008. Un anno in cui l’utile netto della capogruppo è stato di 80 milioni di euro, che anche se inferiore ai 114 del 2007, è da considerarsi positivo, visti i risultati deludenti dei maggiori competitors.

Per quanto riguarda il patrimonio gestito, a chiusura del 2008 era di 12.1 miliardi di euro, in calo di 2.8 miliardi rispetto al 2007. Trend questo, in linea con il mercato. Negativa invece risulta la posizione finanziaria netta, -106 milioni, e in calo rispetto ai -18 del 2007. Risultato questo, su cui ha pesato l’estinzione anticipata del prestito obbligazionario convertibile 2004-2009. Una operazione effettuata tramite un senior loan, prestito privilegiato, da 200 milioni, utilizzato da Azimut anche per l’acquisto di azioni proprie. Bilancio Azimut appesantito quindi da operazioni straordinarie, che però sembra non abbiamo intaccato i risultati operativi.


Risultati 2008 – Gruppo Azimut, (fonte Bluerating.com)

Sul fronte azionisti, come per Banca Generali, anche la società italiana dimostra di essere attrattiva. Nel capitale di Azimut troviamo infatti nomi di eccellenza, come [s]Goldman Sachs[/s], [s]Schroders[/s] e [s]Henderson[/s], segnale questo che il gruppo italiano piace.

Per quanto riguarda il titolo Azimut, si è dimostrato correlato al mercato ed anche al BlueIndex, indice rappresentativo delle società del risparmio gestito, risentendo del periodo non particolarmente positivo del comparto banche e finanza. Ma anche in questo caso, gli azionisti del gruppo potranno sorridere, visto che il dividendo dovrebbe essere di 0.10€ per azione.

Critico, ma positivo, anche il numero uno del gruppo, [p]Pietro Giuliani[/p], che ha commentato: “Il 2008 è stato senza dubbio un anno nel quale molte realtà del settore finanziario hanno vissuto una profonda crisi che in taluni casi ha portato ad esiti catastrofici: dalle banche e compagnie di assicurazioni alle prese con titoli “tossici” nei portafogli o necessità impellenti di capitali a gestori di fondi abbattuti da pesantissimi riscatti e infine reti distributive ormai da tempo in crisi di identità incapaci di rispondere alle esigenze della clientela. Tutti fattori negativi che, è bene ricordarlo, non riguardano il nostro Gruppo che invece archivia l’anno passato con ricavi in calo ma che comunque garantiscono la copertura di tutti i costi fissi e anche di quelli variabili legati alla crescita attraverso il continuo reclutamento di professionisti di rilievo. Gli investimenti effettuati in particolare sul fronte della gestione ci mettono sin da oggi in grado di proseguire la nostra crescita potendo gestire fino a dieci volte le nostre attuali masse senza un sensibile incremento dei costi”.

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