Swissquote: “Corti sul franco e lunghi sul dollaro”

A cura di P. Rosenstreich, Head of Market Strategist e A. Masset, analista, di Swissquote

Sebbene l’euro si sia rafforzato contro il franco svizzero, la BNS non rialzerà i tassi prima della Bce.  Il primo aggiustamento sul costo del denaro dovrebbe pertanto avvenire non prima del 2019, il che indica che i prezzi attuali incorporano un eccesso di ottimismo.
Per ora, la Banca Nazionale Svizzera è felice di cavalcare l’onda dei mercati: condizioni macroeconomiche e domestiche si trovano in una situazione favorevole, motivo per cui shortare il franco rappresenta una delle scommesse preferite dagli analisti per il prossimo anno, mentre lo scenario di crescita è decisamente migliorato proprio grazie alla debolezza della moneta elvetica.
Di contro, il livello di inflazione rimane lontanissimo dall’obiettivo della banca centrale, destinata pertanto a rimanere a margine, da una parte mantenendo i tassi inalterati e dall’altra confermando il suo impegno ad intervenire sul mercato dei cambi ove se ne scorgesse la necessità.
Ieri negli Usa, oltre alle indicazioni della Yellen, è stato rilasciato anche il dato sui prezzi al consumo per il mese di novembre: rispettate le attese per una crescita annuale del 2,2%, in risalita dal 2% di ottobre. Si conferma dunque il trend ascendente, specie considerando che i prezzi dell’energia stanno riprendendo quota. Si tratta di un elemento che in questo momento contribuisce a sostenere le quotazioni del dollaro
 

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