Barclays, opzione vendita iShares
Grande fermento invece per la piazza finanziaria elvetica. Lo scorso week end il ministro delle finanze svizzero, [p]Hans Rudolf[/p], si è incontrato con il primo ministro inglese, [p]Gordon Brown[/p], per discutere della possibile entrata della Svizzera nella lista nera dei paradisi fiscali.
Un incontro, che sembra aver tranquillizzato il ministro elvetico, che ha fatto sapere: “Gordon Brown ha dimostrato grande comprensione per la Svizzera, Ha capito che per il nostro paese sarebbe problematico finire sulla lista nera e sono convinto che ci darà tutto l’appoggio necessario. Questo me l’ha ribadito in modo molto chiaro”. Ma le rassicurazioni inglesi non sembrano le uniche. Lo stesso [p]Tim Geithner[/p], segretario al tesoro americano, dopo l’apertura della Svizzera alla trasparenza ed allo scambio d’informazioni con l’estero, ha commentato: “Sono felice che la Svizzera abbia deciso di condividere le informazioni nell’ambito di uno sforzo mondiale per porre fine all’evasione fiscale”.
Il segreto bancario elvetico sembra quindi essere al sicuro, anche se rimane la grande incognita che al prossimo incontro del G20, dove si incontreranno i ministri delle finanze e dell’economia, ed al quale la Svizzera non parteciperà, l’[a]OCSE[/a] porterà una bozza, contenente la nuova lista dei paradisi fiscali. E tra questi dovrebbe comparire anche la Svizzera. Ma se da Londra e dagli Stati Uniti sembra tutto ok, rimane il rischio che altri paesi, come la Germania, potrebbero battere i piedi per inserirla nella [a]Black List[/a]. La situazione economica mondiale non è delle migliori, ed i patrimoni depositati da clienti esteri nelle banche elevtiche non sono pochi. L’ultima ricerca condotta dall’Associazione Bancaria Svizzera, l’[a]ABS[/a], ha infatti messo in luce che gli asset esteri sono di circa 2000 miliardi di franchi di retail esteri e circa 1000 di investitori istituzionali stranieri. Cifre non da poco, e sul quale molti vorrebbero mettere le mani.
Manovre interessanti anche per la britannica [s]Barclays[/s], che potrebbe chiedere al governo inglese di intervenire in aiuto della banca, offrendo garanzie sugli asset a rischio in pancia a Barclays. In aggiunta, il colosso bancario potrebbe vendere anche la sua divisione che si occupa di ETF, cioè [s]iShares[/s]. Una manovra che porterebbe nelle casse dell’istituto circa sei miliardi di dollari. Un’operazione che dovrebbe scongiurare l’ingresso del governo inglese nel capitale di Barclays, e che molti analisti giudicano però come sbagliata, visto gli ottimi risultati di iShares e del settore ETF in generale.
Altro giro di poltrone invece in UBS. Dopo aver cambiato amministratore delegato e presidente, alla prossima assemblea generale degli azionisti del 15 aprile, potrebbero uscire dal consiglio di amministrazione, [p]Gabrielle Kohler[/p], [p]Jorg Wolle[/p] e [p]Ernesto Bertarelli[/p], patron di Alinghi.
I loro sostituti dovrebbero essere [p]Ann Godbehere[/p], ex di [s]Northern Rock[/s], [p]Axel Lehmann[/p] e [p]Michel Demaré[/p]. Giro di poltrone che ha toccato ora mai tutte le funzioni chiave di UBS, e che dovrebbe portare una ventata fresca nel primo istituto elvetico.
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche borse (xetra) | 56.75 | EUR | +1.35% |
American Express | Nyse | 13.09 | USD | -0.45% |
Axa | Euronext | 7.65 | USD | -2.38% |
Azimut | Borsa Italiana | 3.80 | EUR | +7.42% |
Banca Generali | Borsa Italiana | 2.22 | EUR | -4.72% |
Bank of NY Mellon | Nyse | 23.67 | USD | -4.01% |
Barclays | Lse | 4.42 | USD | +0.45% |
BlackRock | Nyse | 108 | USD | -2.87% |
BNP | Euronext | 29.25 | EUR | +2.99% |
BPM | Borsa Italiana | 3.13 | EUR | -2.42% |
Citigroup Inc | Nyse | 1.78 | USD | +6.58% |
Credit Agricole | Euronext | 7.352 | EUR | +1.96% |
Credit Suisse Group | Swiss Market Exchange | 30.54 | CHF | +6.78% |
Deutsche Bank | Deutsche borse (xetra) | 26.08 | EUR | -3.12% |
Dexia | Euronext | 1.88 | EUR | -12.1% |
Fortis | Euronext | 1.23 | EUR | -2.38% |
FT Inv. | Nyse | 49.04 | USD | +0.32% |
Goldman Sachs | Nyse | 98.8 | USD | +1.59% |
Henderson | Lse | 72.5 | GBp | +3.20% |
HSBC Investments | Lse | 411.7 | GBp | +6.67% |
ING | Euronext | 3.245 | EUR | +3.80% |
IntesaSanpaolo | Borsa Italiana | 1.707 | EUR | +0.41% |
Invesco | Nyse | 12.29 | USD | -2.46% |
Janus Capital Group | Nyse | 5.29 | USD | +6.43% |
Jp Morgan | Nyse | 23.75 | USD | +2.37% |
Julius Baer | Swiss Market Exchange | 26.66 | CHF | +9.53% |
Legg Mason | Nyse | 14.7 | USD | +4.25% |
Man Group | Lse | 193.0 | GBp | +3.09% |
Mediobanca | Borsa Italiana | 5.065 | EUR | +0.70% |
Mediolanum | Borsa Italiana | 2.09 | EUR | -2.34% |
Morgan Stanley | Nyse | 25.43 | USD | +5.17% |
Montepaschi Siena | Borsa Italiana | 0.88 | EUR | -1.17% |
Natixis | Euronext | 1.04 | EUR | -3.79% |
Nordea bank | Omxnordicexchange | 42.1 | SEK | -3.37% |
Raiffeisen | Wiener Borse | 18.9 | EUR | +5.88% |
Schroders | Lse | 754.5 | GBp | +0.73% |
Skandia (Old Mutual) | Lse | 39.4 | GBp | +2.07% |
State Street | Nyse | 22.66 | USD | -4.99% |
Ubs | Swiss Market Exchange | 10.8 | CHF | +3.25% |
Unicredit | Borsa Italiana | 0.91 | EUR | -1.93% |
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