Guibout (AXA IM): “Il 2018 appare più complicato del 2017”

Di Gilles Guibout, gestore del fondo di tipo PIR, AXA WF Framlington Italy, AXA IM

Uno sguardo sul 2017 
Tre fattori sono responsabili della buona performance del mercato italiano: 1) un miglioramento dell’economia, attestato da dati migliori delle attese; 2) la normalizzazione del comparto bancario, dopo la soluzione trovata per il Monte dei Paschi di Siena e per le banche venete che, eliminando quello che veniva percepito come un rischio sistemico, ha avuto l’effetto di calmare il mercato; 3) i PIR, Piani Individuali di Risparmio, introdotti per dare una spinta all’investimento in piccole e medie imprese italiane, che hanno spinto enormi flussi di denaro sulla Borsa italiana.

Proprio l’ottima performance delle azioni in Borsa nel corso degli ultimi dodici mesi spiega perché, a novembre, sul mercato hanno pesato le prese di profitto di fine anno.

Verso il nuovo anno
Nelle prossime settimane, in un contesto di crescita globale che non sembra indebolirsi, ulteriore sostegno ai mercati azionari potrebbe arrivare dalla riforma fiscale con il taglio dell’aliquota d’imposta per le imprese al 20% (dal 39%) negli Stati Uniti.
Al momento, il 2018 appare più complicato del 2017, tenuto conto della progressiva riduzione delle politiche monetarie accomodanti. Dopo la buona performance di quest’anno, sui mercati si partirà da un punto di valutazione più alto e questo significa che il potenziale di rialzo, per le azioni italiane, dipenderà soprattutto dalla capacità delle società di fare crescere gli utili.

In Italia, infine, restano dei punti interrogativi sulle prossime elezioni: dovremo capire se il governo sarà in grado di continuare le riforme cominciate tre anni fa.

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