2018, Goldman Sachs stima 4 rialzi della Fed e l’ascesa del dollaro

A cura di Wings Partners Sim

I mercati valutari restano sostanzialmente invariati, mentre la volatilità e le attenzioni sembrano interamente concentrate sui Bitcoin, con il cambio euro/dollaro che si mantiene in area 1,18. I dati macro Usa della scorsa settimana non hanno spostato le aspettative degli operatori, con l’indice manifatturiero Empire State sceso a dicembre a 18 (atteso 18,6) mentre la produzione industriale si è attestata allo 0,2% (previsto 0,3%). Risultati lievemente inferiori alle attese ma che lasciano intatte le previsioni di un risultato per l’economia americana positivo nel medio termine: secondo Goldman Sachs il PIL Usa proseguirà un processo di espansione a un tasso superiore allo 0,8% (livello “naturale”) anche grazie alle politiche fiscali espansive del Governo.

L’inflazione rimarrà al di sotto del target del 2%, tuttavia la Banca Centrale ha un duplice mandato, pertanto anche una crescita dei prezzi inferiore agli obiettivi non preclude l’implementazione di nuove politiche monetarie restrittive in un contesto di espansione dell’economia solida. Secondo Goldman la Fed alzerà i tassi quattro volte nel 2018, al di sopra delle due in media del consensus del mercato e delle tre previste nel dot plot pubblicato alla fine del comitato di politica monetaria. Il verificarsi della previsione della banca d’affari comporterebbe quindi un apprezzamento del dollaro nel corso del prossimo anno.

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