Etp, novembre mese di grandi afflussi

Patrick Mattar, del team capital markets EMEA di iShares (BlackRock)

  1. E’ la stagione per diversificare: novembre è stato un altro mese di grandi afflussi per gli ETP azionari sui mercati sviluppati quotati nell’area EMEA, proseguendo la tendenza osservata in quattro degli ultimi cinque anni, con i maggiori flussi per la categoria nel quarto trimestre rispetto agli altri periodi dell’anno. Un altro tema che si conferma una costante dall’inizio dell’anno è rappresentato dagli ETP quotati negli Stati Uniti che offrono esposizioni ampie all’azionario dei mercati sviluppati, che da inizio hanno raccolto 91 miliardi di dollari.

  1. L’Europa in cima: gli ETP azionari europei quotati nell’area EMEA hanno registrato 15 mesi consecutivi di flussi positivi. Per la prima volta da luglio, anche i fondi azionari europei quotati negli Stati Uniti hanno registrato afflussi, apportando 716 milioni di dollari. Il trend positivo per questi prodotti quotati negli Stati Uniti coincide con un rally del tasso del cambio euro / dollaro che, alla luce di un apprezzamento dell’Euro, orienta gli investitori statunitensi verso l’Europa.

  1. Tutti fedeli al reddito fisso: quest’anno uno dei temi dominanti nel reddito fisso è stato l’interesse verso gli ETP obbligazionari dei mercati emergenti soprattutto in Europa, con ulteriori 8 miliardi di dollari. Mentre il debito dei mercati emergenti ha faticato nel quarto trimestre, le emissioni investment grade in dollari e in Euro hanno ben performato.

  1. Oscillazioni per il debito dei mercati emergenti: novembre è stato solo il secondo mese dell’anno in cui gli ETP del debito dei mercati emergenti hanno registrato fuoriuscite pari a 750 milioni di dollari, prevalentemente da prodotti denominati in valuta forte.

 

  1. Fuori è tutto d’oro: A novembre si sono aggiunti flussi in ingresso per 747 milioni di dollari per ETP sull’oro quotati nell’area EMEA, rendendolo il mese di maggiori afflussi da febbraio. La divergenza tra i flussi sugli ETP sull’oro quotati negli USA e quelli quotati nell’area EMEA ha rappresentato una costante dall’inizio dell’anno. A novembre, il trend è stato confermato, con deflussi da parte degli investitori statunitensi per 175 milioni di dollari e nuovi flussi in ingresso da parte degli investitori europei per 747 milioni di dollari.

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