Un mercato hedge dal sapore insipido

E’ un periodo di transizione per il mondo hedge. La fiducia dei risparmiatori vive chiaramente un momento di stallo nei confronti di questa industria, più per un sentito dire, che per reale giudizio delle performance. Come sta incominciando il 2009 per questo mercato? Ai fini di questa breve analisi ci serviremo dei dati del Mondo Hedge index (riferiti a gennaio, per il mercato italiano) e di quanto fornito dal Tremont Hedge Fund index di Credit Suisse (il mese di analisi è febbraio).

Che figura appare dalla fotografia scattata dai due misuratori di performance? Una fotografia in chiaroscuro, dai colori piuttosto sbiaditi. Non stiamo parlando né di segnali negativi, né di positivi; il mercato sembra indeciso. Se iniziamo dal mese di gennaio, si notava un lieve tendenza al rialzo, sancita da un incremento medio sul Tremont dell’1,09%; spiccavano però i confortanti risultati dei convertibili (5.72%) e del comparto dedicated short bias (3.69%). Sul fronte italiano (fonte Mondo hedge Index), la tendenza globale sembrava rispecchiarsi, con un risultato complessivo pari all’1,07% (con buona affermazione per l’high volatility, che otteneva un 1,34%).

Questi timidi segnali positivi di gennaio, sono stati smentiti da altrettanto timidi accenni di senso opposto, riscontrabili nel mese di febbraio. Il Tremont mostra che, nel secondo mese dell’anno, la performance complessiva è stata di -0.88%; se proprio si vuole trovare una conferma, bisogna affidarsi al settore dedicated short bias, che replica con un buon 3.22%

Dove stiamo andando?
Sembrerebbe da nessuna parte. Se infatti si osserva la performance annuale del Tremont (ovvero ponderata sui dati di gennaio e febbraio) osserviamo un incremento dello 0,2%; praticamente la conferma di una situazione di stallo. Cercasi urgentemente segnali di tendenza.

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