Quali Paesi rischiano di più a causa di un rialzo dei tassi a livello globale?

Di Patrick Zweifel, Chief Economist di Pictet AM

Tassi globali più alti minacciano i “CATS”?
Questo mese dedichiamo la nostra attenzione al principale rischio che i Paesi Emergenti dovranno affrontare nel corso   del prossimo anno: tassi d’interesse più alti. In particolare, individueremo quali Mercati Emergenti saranno più vulnerabili e perché. A tal fine, useremo il nostro modello proprietario che tiene conto di 12 fattori di rischio, i cui risultati sono mostrati sotto.

Ciò che è incoraggiante è che i principali Paesi Emergenti sono tra i meno vulnerabili: India, Russia e Cina. Anche il Brasile, l’ultimo Paese membro dei BRIC, si colloca nel secondo quartile.
Tuttavia, in coda alla tabella possiamo notare la presenza di un gruppo di Mercati Emergenti ragionevolmente grandi in termini di PIL: Cile, Argentina, Turchia e Sud Africa, i cosiddetti “CATS”. Analizziamo le prospettive per ciascuno di essi.
Cile: verso la ripresa?
La posizione occupata dal Cile è sorprendente data la sua economia matura, la solidità del suo sistema di governance politica e i suoi fondamentali complessivamente buoni. Un elemento chiave della debolezza del Paese sembra essere il debito detenuto da investitori esteri (61.3% del PIL), il livello più alto tra i Paesi dell’America Latina che monitoriamo. La buona notizia è che solo una parte contenuta è a scadenza breve, 6% del PIL. Crediamo, tuttavia, che una serie di fattori allevieranno il rischio in Cile:
Il tasso d’interesse a livello locale e l’inflazione sono attualmente contenuti. La valuta è stabile ed i rischi di un consistente deprezzamento sono molto limitati. Infine, il Cile sembra trovarsi in un punto di svolta del ciclo economico, dopo aver sofferto a causa dei bassi prezzi delle materie prime durante gli anni passati.
Don’t cry for me Argentina…
I principali fattori che spiegano il basso posizionamento dell’Argentina sono la bilancia fiscale, il conto delle partite correnti ed il basso livello di riserve di valute estere. Eletto alla fine del 2015, il governo Mauricio Macri sta affrontando questi tre problemi. I piani per contrastare il deficit fiscale puntano su un aumento del trasporto pubblico e del prezzo delle utilities. Questo piano richiederà del tempo, ma crediamo che l’ampia vittoria alle elezioni di ottobre abbia incentivato la coalizione di governo ad implementare le riforme.

La liberalizzazione degli scambi ha contribuito ad ampliare il deficit delle partite correnti, nonostante l’aumento delle esportazioni. Tuttavia, riteniamo che dal 2019 il conto delle partite correnti inizierà a migliorare.
Nel frattempo, la rimozione dei controlli valutari ha fatto sì che le riserve di valuta estera raddoppiassero tra il quarto trimestre del 2015 ed il terzo trimestre del 2017, passando da 24.5 miliardi di dollari a 44.6 miliardi di dollari. Poiché ancora inferiori rispetto agli standard dei Mercati Emergenti, le riserve dovrebbero continuare ad aumentare date le prospettive promettenti per esportazioni ed investimenti esteri.

L’economia è in fase di ripresa, ma l’inflazione è ancora troppo alta
Lo scenario economico rimane incoraggiante. L’economia argentina si sta riprendendo dopo la recessione dell’anno scorso (si veda il grafico sotto). La crescita è sempre più guidata dai consumi privati e dagli investimenti. Le agenzie di rating Moody’s e S&P hanno innalzato il rating del Paese rispettivamente a B2 e B+, entrambi con prospettiva stabile.
Un fattore negativo rimane l’inflazione, che è ancora elevata e persistente, danneggiando i consumi. L’inflazione dovrebbe diminuire, ma crediamo che l’ambizioso obiettivo di ridurre l’inflazione portandola ad un livello compreso tra l’8% ed il 12% non possa essere raggiunto.

Turchia: maneggiare con cura
Il Paese peggiore in classifica è la Turchia, per cui è molto probabile che un contesto di normalizzazione politica possa costituire una dura sfida. Detto ciò, l’indicatore anticipatore della Turchia segnala un solido ritmo di ripresa.
Miglioramenti della domanda estera, soprattutto da parte di Europa e Russia, hanno trainato il settore manifatturiero, sebbene la domanda domestica stia ancora faticando ad ottenere un solido slancio.

Inflazione, un problema in crescita
Riteniamo che il principale rischio in Turchia sia l’inflazione, dati il recente e consistente deprezzamento valutario e l’ulteriore accelerazione dell’inflazione core.
Le aspettative non sono stabili e riflettono assenza di credibilità della politica monetaria. La Banca Centrale della Turchia sembra pronta ad aumentare ulteriormente il tasso late liquidity a dicembre per contenere un aumento dell’inflazione.

Momento critico per il Sud Africa?
Infine, il Sud Africa è un altro Paese che non siamo sorpresi di vedere in coda alla classifica. Il rischio politico rimane un problema a causa della screditata leadership di Jacob Zuma. Tuttavia, un punto di svolta potrebbe essere vicino.
La conferenza di questa settimana del partito di maggioranza ANC dovrebbe stabilire chi sarà il successore di Zuma nella campagna elettorale del 2019 e ci si attende una scelta tra il clientelismo di Nkosazana Dlamini-Zuma (nonché ex moglie di Zuma) ed il potenziale progresso del vice presidente Cyril Rampahosa.
Come mostra il grafico sotto, il principale rischio per il Sud Africa è la finanza pubblica, dati l’elevato deficit fiscale ed il crescente debito pubblico.

Guadando qualche lato positivo, la ripresa dei prezzi delle commodity sta fornendo supporto all’economia. Le partite correnti stanno migliorando, spinte dal crescente surplus degli scambi. Ciò dovrebbe contenere il deprezzamento del rand sud-africano e aiutare ad assicurare flussi in entrata di capitali esteri.
Per concludere: uno sguardo al ciclo economico
Infine, la fase del ciclo economico di ciascun Mercato Emergente, positiva o negativa, avrà un impatto anche sulla loro capacità di resistere a un aumento dei tassi d’interesse a livello globale. Inoltre, impatterà sulla velocità con cui miglioreranno i punteggi calcolati sulla base dei rischi sottostanti.

Per riassumere:
In Cile ci aspettiamo che la crescita migliori, sebbene non considerevolmente, e l’inflazione rimanga bassa.
L’Argentina dovrebbe assistere ad un miglioramento della crescita e anche se l’inflazione diminuirà rimarrà comunque molto elevata.
Le scarse previsioni di crescita del Sud Africa potrebbero marginalmente migliorare a seconda della direzione del processo di transizione politica.
La crescita della Turchia sembra rallentare un po’ e l’inflazione rimane elevata.

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