Mentre si attende la decisione sui tassi, che dovrebbero rimanere invariati (compresi tra lo 0e lo 0,25%), la Fed conferma nuovamente l’intenzione di poter acquistare titoli del Tesoro americano, qualora ciò fosse utile per far ripartire l’economia.
L’acquisizione a lungo termine di tali titoli, sarà effettuata solo se tale operazione sarà efficace nel migliorare le condizioni del mercato bancario.
E’ attesa ad oggi, infatti, l’annuncio sui tassi al termine della riunione del FOMC (Federal Open Market Committee), oltre alla possibile decisione, da parte di [p]Ben Bernanke[/p], di annunciare l’acquisto dei Tresuries, di smentirlo o, semplicemente, di rinnovare la possibilità di effettuare tale operazioni nel prossimo futuro, come accaduto nell’ultima riunione, lo scorso 28 Gennaio.
La cosa non sorprenda. Se in Italia si discute ormai da mesi dei Tremonti Bond, tra chi li consiglia (come ieri il governatore della Banca d’Italia [p]Mario Draghi[/p]) e chi ha dubbi, la BOE (Bank of England), nel frattempo, ha già comprato emissioni del tesoro britannico.
L’acquisto dei Tresuries rafforzerebbe il mercato del credito, dotando di maggior liquidità il sistema bancario statunitense. Nel frattempo, la decisione di rimandare l’entrata in vigore della stringente regolamentazione sul Tier 1, ha stimolato i mercati: Dow Jones +2,5%, JP Morgan +8,8%, Citigroup +7,8%.
Intanto ci si aspetta un proseguo della politica “zero tassi” da parte della banca centrale americana, per mantenere bassa l’inflazione e sotto controllo la fiducia del settore privato.