Usd in caduta libera dopo la Fed

La Fed irrompe nei mercati  e con una decisione senza precedenti, riesce a dare uno scossone sia agli indici sia al mercato valutario. La  borsa infatti, galvanizzata dalla decisione della Federal Reserve di avviare l’acquisto di Treasury a lunga scadenza nel tentativo di fornire un ulteriore supporto alla ripresa dell’economia, ha guadagnato chiudendo con il Dow a +1.23% , l’S&P500 a +2.09% mentre il Nasdaq è salito a 1491 (+1.99%). Al termine della riunione di due giorni a porte chiuse svoltasi a Washington, la Fed ha confermato i tassi d’interesse in una forchetta dello 0.00%-0.25% ed annunciato che amplierà il programma di acquisto di asset MBS (titoli obbligazionari garantiti dai mutui ipotecari) di altri $750 miliardi. A sorprendere il mercato e’ stata però la notizia relativa all’acquisto di Treasury per un totale di $300 miliardi, una mossa del tutto inattesa, che non si verificava dagli anni ’60. Questa manovra è stata definita come di Quantitative easing, e di iniezione di liquidità nel sistema che nel breve potrebbe indebolire il dollaro. Si tratta di un’azione destinata a sostenere l’economia reale, perché provocherà un abbassamento dei rendimenti dei tassi su mutui e obbligazioni societarie, che sono legati a quelli dei Treasuries. Tra l’altro la manovra della Fed è avvenuta nel giorno in cui i prezzi al consumo hanno mostrato finalmente un incremento, a + 0.2% su base annua rispetto al dato atteso di 0% di aumento.
La caduta del dollaro sulla notizia è stata veemente, da 1.3100 in pochi secondi si è passati a 1.3300 osservando la reazione del cambio principale l’Eurusd.


                                                                     EurUsd- grafico daily

Ebbene tecnicamente il movimento sembrerebbe aprire la strada a correzioni più profonde, che potrebbero portare il cambio in area 1.3586 e 1.3860 che rappresentano rispettivamente il 38.2% e il 61.8% di ritracciamenti di Fibonacci di tutta la discesa da 1.4731 a 1.2438.
Sa un punto di vista macroeconomico, non sappiamo se l’Europa sarà in grado di reggere una ulteriore rivalutazione della moneta unica, anche se le parole dei rappresentanti di Politica Monetaria hanno lasciato intendere che non ci sono grandi e ulteriori spazi di discesa dei tassi.
Questa caduta del biglietto verde ha provocato anche la discesa del UsdJpy che sembrava poter invece riprendersi quota 100.00. A questo punto, detto che la Boj potrebbe non stare a guardare e reagire alla manovra della Fed, cerchiamo di individuare quei livelli in cui le vendite di Yen potrebbero nuovamente diventare appetibili.


                                                           UsdJpy- grafico daily

I livelli di correzione del UsdjPy potrebbero arrivare fino a 94.55 inizialmente, area di massimi di inizio gennaio, ma se venissero bucati si potrebbe accelerare anche fino a  92.40. Tecnicamente la discesa del dollaro ci può stare ma abbiamo ancora la sensazione che la salita dello yen sia temporanea e non ben accetta dalle autorità di Tokyo.

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