Boom di fondi passivi

A cura di Morningstar
In attesa dei dati definitivi sull’ultimo mese dell’anno, possiamo comunque affermare che il 2017 è stato un (altro) anno molto positivo per il mercato europeo dei fondi indicizzati. Secondo le statistiche Morningstar, nei primi undici mesi, infatti, la raccolta netta è stata pari a 160 miliardi di euro, mentre il patrimonio gestito si attestava a quota di 1.326 miliardi a fine novembre.

Nel Vecchio continente, i replicanti non hanno ancora raggiunto la maturità di mercato che hanno ad esempio negli Stati Uniti e questo si traduce in un contesto più dinamico, che si può ritrovare, oltre che nei flussi, nei lanci di nuovi prodotti.
Secondo i dati Morningstar, l’anno passato sono stati quotati in Europa 207 nuovi strumenti passivi, 58 fondi aperti non quotati e 149 Exchange traded product. Di questi, 31 sono disponibili anche su Borsa italiana. La tabella sottostante mostra i primi dieci in termini di patrimonio gestito (in euro al 5 gennaio 2018) tra i nuovi prodotti registrati alla vendita in Italia.
Discreta, in proporzione, la quota di nuovi strumenti con un focus sulla sostenibilità: 22 fondi, infatti, replicano indici che seguono criteri ESG. A conferma della sempre più elevata complessità delle strategie passive, ce ne sono 68 che Morningstar classifica come Strategic Beta. Solo sei, infine, i fondi che sono contemporaneamente sostenibili e strategici.
Scendendo nel dettaglio delle asset class, la parte del leone la fanno i replicanti azionari, con 122 nuovi lanci, di cui oltre 46 dedicati a indici europei o britannici e altri 14 che replicano il mercato americano. Per quanto riguarda la Borsa giapponese, invece, sono 10 i nuovi replicanti. 19 sono quelli esposti a benchmark azionari globali e 11 quelli dedicati ai mercati emergenti.
Annata importante anche per i prodotti a reddito fisso, con 42 nuove offerte e una tendenza verso le emissioni in euro (20 in totale).
Per quanto riguarda le altre macro categorie, nel 2017 sono stati quotati in Europa 19 replicanti esposti alle materie prime, 15 alternativi e otto bilanciati.
Dal lato degli emittenti, il più attivo è stato il gruppo BlackRock con 28 nuovi lanci (tra cui 20 Etf iShares), seguito da Lyxor con 27, BNP Paribas con 21 e da Source e UBS con 14 ciascuno.

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