Crisi: l'Unione Europea passa al contrattacco

E’ tempo di rafforzarsi. Il Fondo Monetario Internazionale necessita di chiari interventi al riguardo; e così l’Unione Europea ha deciso di sostenere il raddoppio delle risorse dedicate. E’ quanto si evince leggendo versioni quasi definitive delle conclusioni del vertice Ue, che si chiude oggi a Bruxelles. La questione e’ affrontata nella parte dedicata al “linguaggio concordato”, e cioe’ la posizione comune dell’Ue per il summit del G20 del 2 aprile a Londra.

Il problema degli asset tossici e la necessità di ripristino dei normali flussi di credito potrebbe generare nuove misure cautelative “Il ripristino della fiduca e dell’adeguato funzionamento dei mercati finanziari e’ una precondizione indispensabile per uscire dall’attuale crisi economica e finanziaria. La rapida crescita della disoccupazione è causa di grande preoccupazione” è quanto viene riportato dalle sopracitate fonti.

Tuttavia per ora si rimane nel vago, se è vero che nel testo sono scomparse le indicazioni, presenti nelle bozze precedenti, del contributo europeo al raddoppio del fondo. Si sa comunque che i leader sono orientati a una somma di circa 75 miliardi di euro, che dovrebbe essere confermata più tardi in conferenza stampa dalla presidenza ceca dell’Ue. Proseguendo nella lettura si evince che “Le misure di garanzia e di rapida ricapitalizzazione prese dagli stati membri all’interno del quadro dei principi comuni hanno evitato un ‘melt down’ finanziario. Tuttavia possono essere necessarie ulteriori misure per ripristinare il funzionamento dei mercati del credito e facilitare il flusso di prestito all’economia reale, incluso affrontando la questione degli asset a rischio. La dimensione delle cause alla base dell’attuale crisi finanziaria ed economica dimostrano la necessità di rimodellare la gestione globale macroeconomica e il quadro di regolamentazione per i mercati finanziari. Regole prudenziali, soluzioni per la gestione delle crisi e il quadro di supervisione devono esser rafforzati a livello nazionale, europei e globale”.

Altre notizie attese sul fronte rating; entro la chiusura del Parlamento Europeo prima del voto di giugno l’Ue dovra’ approvare nuove norme per le agenzie. Non resta che aspettare.

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