Una questione di fiducia

A cura di Deutsche AM

Negli Stati Uniti la crescita è stimolata dalla fiducia dei consumatori e delle imprese, mentre in Europa la BCE si avvia al ridimensionamento del suo programma di acquisto. In Asia la Banca Centrale Coreana (BoK) si mostra ottimista.

Dopo un anno dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, l’economia statunitense rimane solida. Il Prodotto Interno Lordo (PIL) del quarto trimestre dovrebbe confermare una continua e robusta espansione. L’accelerazione della crescita economica è stata trainata soprattutto dai consumi personali e dagli investimenti delle imprese. Nel primo caso sono stati elementi favorevoli la ripresa del mercato del lavoro, un modesto incremento delle retribuzioni ed i tagli alle imposte, mentre la fiducia delle imprese è migliorata grazie a una notevole riduzione dell’aliquota fiscale e a significative misure di deregolamentazione. Il mercato azionario ha reagito positivamente: l’indice S&P 500 ha chiuso 70 volte su livelli record con un incremento del 23% circa rispetto all’anno scorso. La performance delle azioni è stata trainata soprattutto dalla crescita degli utili. Per l’indice S&P 500 potrebbe essere l’anno migliore dal 2011. La riforma fiscale ha favorito in modo significativo i mercati azionari, aggiungendo, secondo le nostre previsioni, almeno $5 agli utili del 2018. La deregolamentazione e la recente debolezza del dollaro dovrebbero continuare a sostenere la crescita degli utili.

In Europa la ripresa economica non è ancora accompagnato da una ripresa dell’inflazione: a dicembre si è registrato un tasso d’inflazione sui prezzi al consumo pari all’1,4%, senza variazioni rispetto a novembre. L’inflazione rimane dunque per ora ostinatamente sotto il target del 2% stabilito dalla BCE, ma il ridimensionamento graduale dell’alleggerimento quantitativo potrebbe spingerla verso l’alto. In Italia l’economia sta traendo beneficio dalla crescita registrata dall’Eurozona. Inoltre, numerose vulnerabilità specifiche per l’Italia sono state ridimensionate: sono in diminuzione i crediti deteriorati e sono in flessione le quote dei titoli di Stato detenute da investitori stranieri. Tuttavia l’elevato debito pubblico potrebbe rivelarsi ancora più oneroso non appena inizieranno a salire i tassi d’interesse.

In questo ciclo economico la Bank of Korea (BoK) è stata la prima grande banca centrale asiatica ad alzare i tassi d’interesse e potrebbe procedere a un ulteriore irrigidimento della sua politica monetaria nel corso dell’anno. Le previsioni per la crescita del PIL nel 2018 sono state recentemente riviste al rialzo e le esportazioni coreane dovrebbero continuare a mostrare solidità, grazie alla stabile crescita economica cinese e al miglioramento delle condizioni economiche negli Stati Uniti e in Europa.

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