Volkswagen e Bmw, più forti sul mercato e in Borsa

A cura di Vontobel Certificati

Il 2017 è stato un anno stellare per il settore automobilistico europeo. Con 15,2 milioni di immatricolazioni, il 3,4% in più rispetto al 2016, il settore sembra aver evitato molto bene la congestione che secondo alcuni analisti avrebbe potuto penalizzare le performance operative dei colossi dell’auto europei nel corso dell’anno. Questo trend di forza è stato cavalcato in maniera particolarmente forte dalle case automobilistiche tedesche, tornate a dir la loro in maniera importante all’interno dello scacchiere europeo.

Il gruppo Volkswagen sembra aver ritrovato lo slancio avendo consolidato il ruolo di primo costruttore europeo (con il 23,7%) e mondiale per quote di mercato, ed essendosi ormai lasciato alle spalle i problemi derivanti dal caso Dieselgate. “Il record assoluto di consegne è da attribuire a una forte performance di squadra da parte di tutti i marchi e dipendenti del gruppo Volkswagen”, ha dichiarato la scorsa settimana Matthias Muller, amministratore delegato del gruppo. Ma non c’è soltanto Volkswagen.

Bmw ha primeggiato lo scorso anno nel settore delle auto di lusso, grazie ai 2.463.526 veicoli immatricolati (tra i marchi Bmw, Mini e Rolls-Royce) contendendosi il primato con il marchio Mercedes. Il derby tutto tedesco fra i costruttori di Stoccarda e di Monaco ha ravvivato le vendite segnalando una volta di più la forza del mercato tedesco. Con un’occupazione ai minimi dal secondo dopoguerra, il mercato dell’auto tedesco potrebbe attingere ulteriore linfa ad alimentare la crescita dei costruttori più quotati sul mercato, spingendone la crescita dei titoli in Borsa e riproponendo il settore come tema d’investimento per il 2018.

Analisi tecnica

Il 2018 è cominciato in maniera positiva per Bmw. L’elemento tecnico di maggior rilievo è stato il breakout della resistenza statica a 90 euro, che aveva sbarrato la strada al titolo per tre volte nel 2017. La genesi del movimento che ha determinato quest’aspetto è stata la sponda offerta dal supporto dinamico della media mobile a 200 periodi, toccata il 2 gennaio dopo i ripetuti test condotti fra l’1 e il 12 dicembre. Ora il titolo si trova alle prese con un’area molto ostica a 95,8 euro, in presenza di un gap ribassista ereditato dal 30 dicembre 2015. Posizioni long aperte a 95,86 euro avrebbero target a 100 euro e punto di uscita stimato a 93,58 euro. Posizioni al ribasso, invece, potrebbero prevedere punto d’ingresso a 95 euro con stop a 95,9 euro e obiettivo a 90,78 euro.

Volkswagen si trova invece in uno stadio più avanzato del rally, partito il 30 ottobre 2017 dopo il breakout della resistenza a 150,05 euro. Il 2018 è stato inaugurato con il ritorno sopra 180 euro ed ora se il prezzo dovesse confermare la rottura delle successive resistenze a 186,60 e 195 euro potrebbe giungere a quota 200 euro entro la fine del primo semestre.

Strategia

Per sfruttare i movimenti al rialzo e al ribasso di Bmw sono disponibili sul mercato SeDeX di Borsa Italiana i certificati a leva fissa di Vontobel Bmw X3 (long, codice Isin DE000VN9BLW7) e Bmw X-3 (short, Isin DE000VN9BLX5) entrambi con scadenza 15 giugno 2018. Su Volkswagen , con le stesse caratteristiche ci sono invece i certificati a leva fissa  Vontobel Volkswagen X3 (long, Isin DE000VN9BL82) e Volkswagen X-3 (DE000VN9BL90).

Bmw VW

 

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