Un segnale questo particolarmente interessante. Fino a metà 2008 gli investitori erano divisi essenzialmente in due gruppi, chi si muoveva con i fondamentali e chi invece si seguiva l’analisi tecnica, ed oggi il sentiment è che sui mercati si operi solo con quest’ultima. I risultati positivi 2008 delle grandi banche italiane, come UniCredit e Intesa Sanpaolo, e le operazioni promosse dagli istituti, atte a migliorare la situazione patrimoniale dei bilanci, sono passate in secondo piano. Le operazioni sui book sembra siano decise solamente guardando supporti e resistenze. Per avere una conferma è ancora presto, l’inversione di oggi è troppo poco, ma già dalle prossime sedute si potrà avere la conferma se effettivamente l’analisi tecnica è l’unico strumento usato oggigiorno dagli investitori.
Si amplia intanto la lista degli istituti bancari che dovrebbero fare uso dei “[a]Tremonti Bonds[/a]”. Dopo Banco Popolare, che già nella scorsa settimana aveva dichiarato di aderire agli aiuti di stato, nelle ultime ore altre banche ne hanno seguito l’esempio. Le due “Big”, Intesa Sanpaolo e UniCredit, hanno infatti comunicato di voler procedere con gli aiuti di stato. Nelle ultime ore, alla lista dovrebbero aggiungersi anche [s]MPS[/s], [s]Banca Carige[/s] e [s]BPM[/s], che tuttavia stanno valutando ancora l’opzione aiuti di stato. Un fenomeno, quello dall’adesione al piano “Tremonti Bonds”, che sta generando non poche discussioni tra gli investitori. I bilanci, presentati fino ad oggi, evidenziano che la situazione patrimoniale delle banche non è in un cattivo stato, anzi, le banche italiane si sono messe in luce rispetto alle colleghe europee ed americane, proprio per la loro solidità patrimoniale e per la liquidità disponibile. Quindi la domanda è: “perchè usare i Tremonti Bond”, visto che la situazione non dovrebbe richiederlo. Inoltre l’adesione al piano di aiuti del governo comporta agli istituti stessi un costo non indifferente. Infatti la cedola annuale minima fissata per un prestito a scadenza 2009 ha un tasso del 7.5%, e prolungando il periodo fino al 2023 il tasso passa all’ 11%. In cambio, la banca dovrebbe garantire la disponibiltà di credito alle piccole e medie imprese, la sospensione per 12 mesi della rata del mutuo a cassaintegrati e disoccupati. Dai numeri uno delle grandi banche, l’adesione al piano “Tremonti Bond” è motivata essenzialmente per migliorare la situazione patrimoniale degli istituti. Dal mercato però il sentiment è che le banche si troveranno a pagare due volte, prima un supercedola al ministero del Tesoro, poi alle aziende, che probabilmente richiederanno ben poco alle banche, come confermato dalla stessa UniCredit, che ha evidenziato che la domanda di credito delle piccole e medie imprese è diminuita fortemente negli ultimi mesi.
Intanto sembra imminente la vendita di iShares, la società controllata da [s]Barclays[/s] ed impegnata nel segmento [a]ETF[/a]. Secondo la stampa britannica, il possibile acquirente potrebbe essere un team di fondi di private equity, capitanato dall’americano Hellman & Friedman.
L’operazione dovrebbe concludersi entro la fine di marzo, e il valore stimato di iShares dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 miliardi di dollari, cash, che scongiurerebbero così l’ingresso dello stato nel capitale della stessa Barclays. Ma gli ottimi risultati del comparto ETF e di iShares, rappresentano un piatto davvero ricco, e voci di mercato parlano anche di un possibile interessamento da parte della stessa [s]Goldman Sachs[/s].
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche borse (xetra) | 68.09 | EUR | +9.29% |
American Express | Nyse | 14.56 | USD | +18.7% |
Axa | Euronext | 9.90 | USD | +5.74% |
Azimut | Borsa Italiana | 4.13 | EUR | +3.25% |
Banca Generali | Borsa Italiana | 2.39 | EUR | +7.54% |
Bank of NY Mellon | Nyse | 27.73 | USD | +16.5% |
Barclays | Lse | 7.30 | USD | +29.8% |
BlackRock | Nyse | 133.9 | USD | +17.5% |
BNP | Euronext | 34.5 | EUR | +9.00% |
BPM | Borsa Italiana | 3.73 | EUR | +8.43% |
Citigroup Inc | Nyse | 3.13 | USD | +19.4% |
Credit Agricole | Euronext | 9.175 | EUR | +5.60% |
Credit Suisse Group | Swiss Market Exchange | 36.72 | CHF | +5.82% |
Deutsche Bank | Deutsche borse (xetra) | 31.43 | EUR | +12.4% |
Dexia | Euronext | 2.52 | EUR | +7.23% |
Fortis | Euronext | 1.53 | EUR | +2.6% |
FT Inv. | Nyse | 54.01 | USD | +14.6% |
Goldman Sachs | Nyse | 111.9 | USD | +15.0% |
Henderson | Lse | 75.75 | GBp | +2.36% |
HSBC Investments | Lse | 417.7 | GBp | +12.6% |
ING | Euronext | 5.08 | EUR | +17.4% |
IntesaSanpaolo | Borsa Italiana | 2.04 | EUR | +9.38% |
Invesco | Nyse | 14.36 | USD | +16.2% |
Janus Capital Group | Nyse | 7.04 | USD | +28.9% |
Jp Morgan | Nyse | 28.86 | USD | +24.6% |
Julius Baer | Swiss Market Exchange | 30.80 | CHF | +4.26% |
Legg Mason | Nyse | 15.95 | USD | +15.7% |
Man Group | Lse | 213.0 | GBp | +2.03% |
Mediobanca | Borsa Italiana | 6.23 | EUR | +8.06% |
Mediolanum | Borsa Italiana | 2.40 | EUR | +5.15% |
Morgan Stanley | Nyse | 24.43 | USD | +20.7% |
Montepaschi Siena | Borsa Italiana | 1.01 | EUR | +7.26% |
Natixis | Euronext | 1.36 | EUR | +7.90% |
Nordea bank | Omxnordicexchange | 45.70 | SEK | -1.08% |
Raiffeisen | Wiener Borse | 25.0 | EUR | +11.5% |
Schroders | Lse | 790.0 | GBp | -1.31% |
Skandia (Old Mutual) | Lse | 51.3 | GBp | +17.1% |
State Street | Nyse | 29.97 | USD | +21.3% |
Ubs | Swiss Market Exchange | 13.15 | CHF | +2.97% |
Unicredit | Borsa Italiana | 1.40 | EUR | +15.0% |