…e la crisi finisce al Museo

Si chiama Museum of American Finance e si trova al numero 48 di Wall Street.

Questo piccolo altare tutto dedicato alla storia delle finanza e del capitalismo rampante americano, il prossimo mercoledì aprirà una sezione tutta dedicata alla recente (o passata?) crisi finanziaria con tanto di visita guidata e contributi audio/video.

Il nome dell’exhibition è Tracking the Credit Crisis, percorso audio guidato che ripropone le tappe del disastro dal febbraio 2007 al febbraio 2009 soffermandosi sui momenti salienti e sulle parole chiave del 2008 come “subprime” e “credit crunch”; termini ormai entrati nel vocabolario comune ma sconosciuti ai più solo due anni addietro.

L’ultima tappa della storia della più grande crisi finanziaria dai tempi del 1929 si ferma al 2 marzo del 2009 quando il colosso assicurativo AIG dichiarò una perdita di 60 miliardi di dollari, segnando così un nuovo record negativo per la storia delle aziende statunitensi. Nessun riferimento invece allo scandalo dei bonus dei manager AIG che per ora non dispongono ancora di un loro spazio espositivo.

“Stiamo entrando in quella che si può definire la più complicata calamità creata dall’uomo nell’era moderna, una crisi finanziaria di impatto, dimensione, velocità interconnessione che nessuno aveva mai esperito” commenta alla stampa Lee Kjelleren, il chief executive del museo.

Secondo il responsabile, la finalità principale di questa mostra sta nell’insegnare e ricordare agli americani e a tutto il mondo i pericoli cui siamo esposti ogni giorno.

Non tanto un viaggio del tempo per quello che fu ma una fotografia reale di quanto è successo in così poco tempo negli Stati Uniti e nel mondo intero.


MUSEUM OF AMERICAN FINANCE

48 Wall Street
New York, NY 10005
Tel: 212.908.4110
Fax: 212.908.4601

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