Private Equity, l’indice di State Street segnala “bel tempo”

L’Indice Global Exchange Private Equity (GXPEI) di State Street ha archiviato il terzo trimestre del 2017 con un’ottima performance, pari al 3,85%, con i fondi Buyout che hanno mantenuto le strategie di Private Equity in territorio positivo. L’indice GXPEI si basa su dati provenienti da limited partnership e rappresenta più di 2.700 miliardi di dollari di investimenti in private equity, con oltre 2.800 partnership di private equity al 30 settembre 2017.
 “Momentum è la parola chiave del terzo trimestre del 2017”, ha affermato Will Kinlaw, senior managing director e responsabile globale di State Street Associates®, divisione di State Street Global Exchange. “In generale, non solo i ritorni complessivi sono stati in linea con i risultati positivi del trimestre precedente, ma anche le performance relative nei diversi segmenti di mercato – come per esempio strategie dei fondi, regioni e settori – sono rimasti invariati”.
 
Principali dati del terzo trimestre:

·        Nel terzo trimestre, i fondi Buyout hanno riportato un incremento del 4,11%, confermando la leadership tra le tre principali strategie per sette trimestri consecutivi, nonostante il leggero calo rispetto al 4,73% del secondo trimestre del 2017.
·        I ritorni dei fondi di Venture Capital sono cresciuti del 3,57% rispetto all’1,84% del secondo trimestre dello scorso anno, mentre i fondi Private di Debt nel terzo trimestre sono scesi al 2,84% dal 3,08% del periodo precedente.
·        I fondi di private equity focalizzati sull’Europa hanno riportato ritorni trimestrali del 6,07% espressi in dollari (con IRR denominato in euro pari al 2,32%). I fondi concentrati sul mercato statunitense hanno riportato rendimenti pari al 3,20%, mentre quelli con focus sul resto del mondo hanno guadagnato il 4,29%.
·        Tra i vari settori presi in esame, i fondi con focus sul comparto industriale hanno riportato i rendimenti maggiori, con un guadagno pari al 5,87%, in rialzo rispetto al 4,73% del periodo precedente; seguono i fondi dedicati all’Information Technology – i cui rendimenti sono cresciuti attestandosi al 3,80% dal 3,10% del secondo trimestre. I fondi che si concentrano sul comparto dell’energia hanno registrato un lieve guadagno, pari allo 0,26%, toccando il 2,59%.
·        Nel 2017 la media mensile del paid-in-capital to commitment (PICC) è avanzata dello 0,74% dallo 0,64% del 2016, mentre la media mensile del distribution to commitment (DCC) quest’anno è salita all’1,04% dallo 0,88% del 2016.
 “A seguito di un leggero calo dei cash flow registrato nel 2016, c’è stata una netta ripresa sia nella richiesta che nella distribuzione di capitale, come rilevato dai cash flow ratio più elevati del 2017”, ha affermato Anthony Catino, managing director, Alternative Investment Solutions di State Street. “Lo scorso anno, anche il divario tra distribuzione e apporto di capitale si è ampliato rispetto al 2016, rafforzando ulteriormente il trend avviato nel 2012”.

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