Pausa di riflessione sui cambi

Dopo alcune sedute assai volatili anche il mercato dei cambi si è preso finalmente una pausa. Del resto l’incertezza verso il futuro sia sotto un profilo macro sia sotto quello tecnico rende difficilissimo azzardare previsioni. Nelle ultime settimane un certo miglioramento si vede, i mercati azionari si sono ripresi e le valute rifugio hanno finalmente ceduto il passo,almeno parzialmente. Quindi si nota un aumento della fiducia degli investitori, che si traduce poi in una fase che potremmo definire di consolidamento.
L’Euro rimane nel range contro il dollaro e il franco svizzero, mentre contro lo Yen tende a recuperare il terreno perduto, anche se lentamente. Il dollaro è stabile contro tutte le valute, senza dimenticarsi però che aveva corso al rialzo per alcuni mesi nonostante la crisi e forse proprio grazie alla crisi che ne ha fatto valuta rifugio dopo anni di declino. Lo Yen ha cominciato finalmente una fase che potremmo definire di lento deprezzamento dopo un anno e mezzo di recupero impressionante, soprattutto contro valute come Gbp, Aud e Nzd. La sterlina stessa rimane forse la valuta più depressa del panorama internazionale, a causa della forte volontà delle autorità di far ripartire l’economia grazie alla svalutazione, nonostante gli ultimi dati evidenzino un aumento preoccupante dell’inflazione.
Per quel che riguarda i mercati emergenti, notiamo ancora la debolezza estrema della lira turca, mentre il rand sudafricano tiene i livelli e cerca di rompere delle resistenze cruciali contro euro a 12.35, che sarebbero il viatico per una ripresa più solida e duratura.
Lo Zloty che era sotto pressione enormemente per essere arrivato quasi a 5 contro Euro, si è leggermente ripreso anche se per ora sta consolidando in area 4.5500. Insomma tutto il panorama internazionale valutario evidenzia e conferma questa fase di consolidamento non lontano dai livelli raggiunti tra ottobre e novembre, ma comunque con una ripresa in atto che ha permesso delle correzioni tecniche anche importanti. Questo è il quadro di medio termine, mentre quello di breve rimane altrettanto interessante soprattutto per chi tende ad operare giornalmente. La volatilità è sempre sufficiente così come la liquidità che è tornata e sta tornando, almeno durante la seduta europea ed americana.


                                                                     EurUsd 15 minuti

La liquidità è tornata ma la volatilità resta interessante, dicevamo poc’anzi e ciò è dimostrato anche nel grafico proposto a di Eurusd a 15 minuti, dove si notano le candele rialziste e ribassiste di mercoledì, quando Geithner ha parlato dei Diritti Speciali di Prelievo e ha creato grande tensione sul mercato.
Anche nel breve si nota la mancanza di tendenza e assenza di trend, per cui occorre trovare spunti di breve per poter cercare di “catturare” qualche pip.

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