UniCredit e Intesa a due velocità

Ma è all’interno di specifici settori che stiamo assistendo ad andamenti divergenti di singoli titoli, che in realtà dovrebbero essere quanto mene correlati. Basti guardare quello che sta accadendo a Piazza Affari sui titoli finanziari, nella giornata di ieri abbiamo visto Intesa Sanpaolo in rialzo del +5,77%, mentre UniCredit ha chiuso in calo del-2,74%.

L’andamento a diverse velocità, degli ultimi tempi, dei due principali titoli bancari del listino italiano, può essere motivato da un lato dalla differente incidenza delle diverse aree di business sugli utili aziendali, dall’altro dal differente comportamento che hanno avuto i due titoli nella fase di ribasso, e che quindi stanno portando avanti in questa fase di rialzi.

Si è assistito quindi ad uno switch nella giornata di ieri, che ha penalizzato UniCredit a favore di Intesa. Il fattore che in questi mesi ha penalizzato in maniera più evidente l’istituto guidato da [p]Alessandro Profumo[/p] è la maggiore esposizione verso l’Est Europa. Il Gruppo di Piazza Cordusio è passato infatti in pochi anni, da istituto regionale, ad essere, attraverso una serie di acquisizioni, la più grande realtà bancaria italiana.

Quello che era stato visto come un fattore di forza e diversificazione territoriale, è diventato un fattore di rischio ulteriore. L’amministratore delegato Profumo è tornato recentemente a difendere la scelta del gruppo di espandersi verso Est, ha affermato infatti che “Noi facciamo il 55% del nostro giro d’affari fuori dall’Italia e oggi viene visto come un elemento di debolezza, ma io sono convinto che non lo sia. Sono convinto che rimanga un elemento chiave per le imprese italiane disporre di una rete di sportelli pronti a servirli in Polonia, in Turchia, in Bosnia Erzegovina e nei tanti altri paesi in cui siamo presenti.”

Oggi i due più importanti titoli bancari italiani vanno a braccetto, nella direzione sbagliata però, mentre esce questo articolo, Intesa Sanpalo cede il -3,18% (a 2,13 euro) e UniCredit il -3,48% (a 1,303 euro).
 

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 67.7 EUR +5.60%
American Express Nyse 15.13 USD +7.22%
Axa Euronext 9.28 USD -2.71%
Azimut Borsa Italiana 4.11 EUR -0.12%
Banca Generali Borsa Italiana 2.49 EUR +2.05%
Bank of NY Mellon Nyse 28.16 USD +1.66%
Barclays Lse 8.15 USD +14.1%
BlackRock Nyse 136.6 USD +3.12%
BNP Euronext 32.6 EUR +1.92%
BPM Borsa Italiana 3.89 EUR +3.73%
Citigroup Inc Nyse 2.81 USD -4.74%
Credit Agricole Euronext 9.14 EUR +1.55%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 36.02 CHF -0.38%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 32.11 EUR +5.79%
Dexia Euronext 2.72 EUR +6.25%
Fortis Euronext 1.45 EUR -0.41%
FT Inv. Nyse 55.78 USD +3.60%
Goldman Sachs Nyse 111.9 USD -0.85%
Henderson Lse 79.25 GBp 0.00%
HSBC Investments Lse 399.2 GBp +6.68%
ING Euronext 4.85 EUR -0.81%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 2.2 EUR +5.77%
Invesco Nyse 14.65 USD +6.77%
Janus Capital Group Nyse 7.25 USD +6.30%
Jp Morgan Nyse 29.1 USD +1.89%
Julius Baer Swiss Market Exchange 29.52 CHF -0.53%
Legg Mason Nyse 16.85 USD +3.88%
Man Group Lse 219.0 GBp +5.54%
Mediobanca Borsa Italiana 6.59 EUR -0.83%
Mediolanum Borsa Italiana 2.70 EUR +1.70%
Morgan Stanley Nyse 25.65 USD -1.00%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1.09 EUR +2.93%
Natixis Euronext 1.46 EUR +2.81%
Nordea bank Omxnordicexchange 43.5 SEK +2.83%
Raiffeisen Wiener Borse 23.66 EUR -0.67%
Schroders Lse 781 GBp -2.61%
Skandia (Old Mutual) Lse 51.8 GBp +3.6%
State Street Nyse 30.12 USD +0.97%
Ubs Swiss Market Exchange 12.26 CHF -3.76%
Unicredit Borsa Italiana 1.35 EUR -2.74%

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