Darwinomics, cogliere la crescita dei vincitori di domani

A cura di Geoffroy Goenen, Head of Fundamental Europe Equity Management di Candriam Investors Group
In un contesto macroeconomico caratterizzato da una crescita globale moderata, da tassi di interesse costantemente bassi e da valutazioni interessanti sui titoli azionari europei, la migliore strategia per cogliere la crescita e la redditività nel medio e lungo termine è investire nelle imprese europee innovative. Il divario fra titoli value e growth sembra superato: solo le scommesse vincenti di domani sono i veri investimenti interessanti. L’innovazione indica la strada.
Dopo vari anni di rally diffusi e virtualmente ininterrotti dei mercati, gli investitori non hanno più scelta: devono essere selettivi. Investitori e imprese pagheranno a caro prezzo l’indecisione e la passività. Il ciclo di adozione di prodotti, servizi e tecnologie diventa sempre più rapido, ciò ha portato alcune società ai massimi livelli e trascinato a fondo altre. In questa economia darwinista in cui solo i più forti, i più flessibili e, soprattutto, quelli che meglio si adattano sopravvivono, l’innovazione è l’indicatore migliore della capacità di adattamento delle imprese.
In questo contesto, abbiamo elaborato un nuovo approccio basato su una solida convinzione: le società innovative e di elevata qualità sono le uniche a presentare un vantaggio competitivo durevole, garantendo crescita e redditività in un’economia globale che offre meno potenziale rispetto ai decenni passati. Benvenuti nell’era del Darwinomics: adattarsi o soccombere.
Invecchiamento demografico e guadagni di produttività deboli
L’Europa, così come il resto del mondo, sta chiaramente vivendo un invecchiamento demografico e, in assenza di un (improbabile) cambiamento della politica in materia di immigrazione da parte degli Stati membri dell’Eurozona, il fenomeno peserà sulla crescita. Inoltre, alla luce della debolezza degli investimenti da parte delle imprese dalla Grande Recessione in poi, è improbabile che la produttività ritrovi rapidamente un tasso di crescita più elevato.
Un livello di debito senza margine di manovra
Il rapporto di debito attuale si attesta mediamente tra il 50% e il 100% più alto di quanto non lo fosse trent’anni fa, ad eccezione del Belgio; il caso più eclatante è ovviamente quello della Grecia. Un tale peso in termini di debito, combinato con i parametri di Maastricht, lascia alla maggior parte degli Stati un margine di manovra limitato sul bilancio al fine di stimolare la crescita. 
Un solo esito possibile
In tale contesto, solo le imprese innovative e di qualità, in grado di generare crescita e creare nuovi mercati avranno la possibilità di emergere. Ecco perché siamo convinti che gli investitori debbano essere non solo selettivi, ma anche esigenti in termini di prospettive di crescita delle imprese presenti nei propri portafogli. 
 Creazione di valore
Nei prossimi anni lo stile d’investimento “Quality/Growth” dovrebbe prevalere; le imprese che creano poco valore e che dipendono fortemente dalla crescita esogena (stile “Value“) saranno esposte a notevoli difficoltà.
Cambio di prospettive
Inoltre, il gap tra titoli “growth” e “value” è, a nostro avviso, superato sul lungo termine. Oggi nessun settore ne è immune. Quello che potrebbe sembrare un titolo “value“, potrebbe in realtà risultare costoso, in quanto destinato a scomparire. Per contro, quello che oggi appare “a multiplo elevato”, potrebbe rivelarsi vincente in futuro. In un contesto di accelerazione dei cicli di vita dei prodotti e di fattori rivoluzionari sempre più frequenti, l’innovazione è il miglior indicatore della probabilità di sopravvivenza e di crescita di un’impresa.
Analisi e selettività
Per fare in modo che la redditività di un portafoglio sia duratura, è importante identificare non solo le imprese in crescita oggi, ma soprattutto quelle che continueranno a crescere in futuro. Solo una gestione attiva, basata su un’analisi dei fondamentali di ciascun investimento già in portafoglio o futuro può identificare le società ad alto potenziale ed escludere modelli di business obsoleti o in via di estinzione. Analisi e selettività sono cruciali quando si tratta di investimenti in imprese innovative, che hanno le potenzialità per essere i vincitori di domani.
Diversi settori particolarmente esposti alle innovazioni.  
Ad esempio, l’industria del food&beverage sta sperimentando cambiamenti notevoli. I consumatori chiedono più soluzioni naturali in termini di conservazione e di colorazione. Sono più consapevoli dell’impatto della dieta sulla loro salute e chiedono carni senza uso di antibiotici, yogurt senza conservanti chimici, piatti preconfezionati meno grassi, meno salati, meno zuccherati, ecc.
Questi trend stanno creando una frammentazione maggiore nel mercato, aumentando l’importanza delle aziende che forniscono ingredienti nella catena di produzione. A loro volta, questi fornitori devono sviluppare soluzioni sempre più complesse e innovative. Aziende come Kerry e Chr. Hansen si sono specializzate con successo in questo campo. D’altro canto, anche il settore automobilistico si sta spostando rapidamente verso veicoli più puliti e più smart.
Ancora una volta, sono i fornitori specializzati e innovativi ad assumere un ruolo di rilievo in questo panorama. Se da un lato le persone sono ben consapevoli che i veicoli diesel sono in calo, la fine al lungo regno del motore da parte della soluzione elettrica è più vicina di quello che ci si possa immaginare. Alcuni esperti prevedono che, entro il 2050, il 70% delle automobili a livello globale sarà elettrico. Le principali case automobilistiche non solo ricercano materiali più leggeri e meno dispendiosi in termini energetici, ma anche batterie piccole ed efficienti.
Anche i veicoli autonomi e collegati richiedono numerose soluzioni tecnologiche: sensori, algoritmi, meccatronica, intelligenza artificiale e connettività. Internet svolge anch’esso un ruolo importante in questo settore; le piattaforme di condivisione e noleggio costituiscono ad oggi una vera e propria minaccia per le compagnie di noleggio tradizionali. Perfino il settore industriale sta vivendo un rapido cambiamento; l’Industria 4.0 è oggi divenuto lo standard; i processi di produzione sono digitalizzati dalla A alla Z.
I prodotti sono progettati virtualmente in 3D e le smart factory si piazzano in testa nella produzione di massa. Tale trasformazione consente il rimpatrio in Europa della produzione e crea pertanto posti di lavoro, favorendo di riflesso tempistiche di produzione più brevi, più efficienti ed economiche. Questi settori sono solo alcuni esempi del numero crescente di cambiamenti in tutta l’economia.
Le aziende stesse sono attente a ciò che accade intorno a loro
La forte ondata di fusioni e acquisizioni, guidata dai principali acquirenti cinesi e americani, ha come obiettivo primario le aziende innovative europee. Gli attuali surplus di liquidità cinesi, combinati con la mancanza di un’alternativa reale in un contesto di tassi bassi e di crescita moderata, continueranno ad alimentare questo trend, particolarmente interessati al know-how europeo, così come gli acquirenti giapponesi hanno fatto trent’anni fa. Gli esempi di recenti fusioni e acquisizioni sono numerosi; Kuka, precursore dell’Industria 4.0 e leader nelle soluzioni di produzione automatizzata per l’industria automobilistica, è stata acquisita dal gruppo cinese Midea e ARM, il principale processore mondiale per smartphone e tablet, è stato rilevato da Softbank.
Conclusioni
L’attuale contesto macroeconomico (crescita globale moderata, tassi di interesse persistentemente bassi, valutazioni allettanti dell’azionario europeo) ci porta a suggerire di investire in società europee growth innovative. Il gap tra “Value” e “Growth” è – a nostro giudizio – obsoleto; solo quelli che saranno i vincitori di domani sono i veri investimenti interessanti. L’innovazione indica la strada. Riteniamo che investire in questo tema oggi sia una delle migliori, se non la migliore, strategia per cogliere crescita e redditività nel medio e lungo termine.

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