Paura per l’aumento dell’inflazione? Per ora mantenete la calma!

A cura di Deutsche Am
Quando si tratta di aumentare i rendimenti dei mercati obbligazionari, le aspettative di inflazione dicono meno della metà delle cose. I timori sull’inflazione sono aumentati da quando è stato pubblicato il rapporto sul mercato del lavoro US di gennaio. Alcuni addirittura danno addirittura la colpa del rischio inflazione alla recente correzione dei mercati azionari. Ma non tutti i mercati sono interessati.
Prendiamo in considerazione i titoli di stato statunitensi: dopo aver toccato il 2% a settembre 2017, i rendimenti dei titoli decennali sono aumentati di circa 90 punti base. Tuttavia, questo aumento è stato determinato principalmente dall’aumento dei rendimenti reali che sono comunemente adottati come indicatori delle aspettative di crescita. Anche la ripresa delle aspettative di inflazione ha contribuito, ma in misura molto minore. Un andamento simile lo hanno avuto i Bund tedeschi, come mostra il nostro “grafico della settimana”.
Per Oliver Eichmann, Co-Head EMEA Fixed Income di Deutsche Asset Management, il mercato obbligazionario ha un messaggio: per ora, la ripresa dei rendimenti riflette una crescita più sostenuta e non tanto un aumento dell’inflazione.

Il messaggio più grande, tuttavia, è quello di non dare troppo peso ad ogni singola pubblicazione di dati, come la crescita della retribuzione oraria negli Stati Uniti in un mese. Come precedentemente sottolineato, le aspettative di inflazione, come emerge dai titoli indicizzati all’inflazione, sono in costante aumento da oltre due anni (vedi grafico “Le aspettative di inflazione” del 15/1/18).

Questo è coerente con il nostro scenario di base di un’accelerazione moderata. Con un mercato del lavoro US così rigido come è stato per qualche tempo, è stato incauto ignorare prima della recente correzione del mercato i rischi d’inflazione. Sulla base dei dati fino ad ora, sarebbe ugualmente imprudente aspettarsi una rapida accelerazione. Per il momento, le aspettative inflazionistiche sembrano saldamente ancorate. Fino a quando la situazione non cambierà, crediamo si debba mantenere la calma ma restando vigili.
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