Ripresa delle banche e crescita del Fintech offrono nuove opportunità d’investimento

A cura di Davide Marchesin, gestore del team azionario non direzionale di GAM

Il nostro approccio si basa sul momentum degli utili, con una view ottimistica su quei titoli che crediamo abbiano il potenziale di sorprendere positivamente, posizionamento che ha storicamente dimostrato il potenziale di generare alfa in tutte le condizioni di mercato. L’esposizione lorda è in questo momento prossima al massimo del suo range del 100-200%, e la nostra intenzione è di innalzare il beta dal consueto livello vicino allo zero sfruttando il miglioramento del contesto per il segmento dei titoli finanziari. Tendiamo ad avere un portafoglio abbastanza concentrato, tra i 40 e gli 80 titoli; la situazione attuale – vicina alla soglia più alta di questo intervallo – testimonia le condizioni di trading favorevoli.

Dal punto di vista della filosofia d’investimento, l’evoluzione dei prezzi azionari è altamente correlata a quella degli utili e un qualsiasi scostamento tra le due variabili crea opportunità di investimento tanto sul fronte long quanto su quello short. In questo momento, nel settore dei titoli finanziari abbiamo individuato due temi principali: la ripresa ciclica delle banche e la crescita strutturale all’interno del Fintech. Per quanto riguarda il primo aspetto, sembra che tutti i tasselli si stiano posizionando al posto giusto con la crescita dei prestiti in territorio positivo in tutte le regioni, mentre il rialzo dei tassi di interesse rappresenta un solido supporto e le valutazioni continuano ad essere molto interessanti. Il Fintech mette invece a disposizione una serie di opportunità strutturali interessanti relativamente ai sistemi di pagamento, all’analisi dei dati e ai servizi legati ai non performing loans solo per citarne qualcuno. Crediamo che tutti questi saranno driver di crescita molto importanti nel prossimo futuro.

La nostra fiducia al momento dipende da tre fattori. In primo luogo, il price momentum come approccio sta recuperando bene ed ha ancora margine di crescita. Il Morgan Stanley EU Price Momentum Index ha raggiunto un picco nel gennaio del 2016 per poi perdere 24 punti percentuali e, da allora, ha rimbalzato solo del 15%. In secondo luogo, il contesto solido sia in termini di fondamentali societari sia in termini di evoluzione macroeconomica, che si concretizza in bilanci bancari in marcato miglioramento, tassi d’interesse in aumento e valutazioni azionarie ancora interessanti per quanto attiene nello specifico al settore bancario, costituisce un terreno fertile in termini di generazione di nuove idee d’investimento. La strategia ha evidenziato una certa resilienza durante la fase di sell off ed il portafoglio sta ancora trattando al di sotto del suo fair value, creando un interessante entry point.

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