L’effetto del petrolio sulle economie asiatiche

I Paesi asiatici emergenti sono importatori netti di petrolio, ma l‘aumento del prezzio dovrebbe avere un impatto limitato sulla crescita economica nell’anno in corso. Questa la view degli analisti di Deutsche Am che stimano poi un target price per il prezzo del Wti di 60 dollari entro la fine del 2018.

Dalla metà del 2017 il prezzo del petrolio è aumentato quasi del 30%, destando preoccupazioni che potrebbero pregiudicare la crescita sincronizzata a livello globale di cui beneficiano le economie asiatiche. Tuttavia, quest’anno la ripresa del prezzo del petrolio – a detta di Deutsche AM – dovrebbe avere un impatto limitato sulla crescita asiatica. Nel complesso, i mercati emergenti asiatici sono importatori di petrolio al netto. Solo la Malesia risulta esportatrice netta. In ogni caso, mentre un aumento significativo del prezzo del greggio sarebbe negativo per l’economia asiatica, i livelli attuali non inciderebbero secondo l’istituto tedesco sostanzialmente sul contesto macroeconomico.

Nel caso della Cina, il governo ha ampi spazi di manovra per assorbire la recente ripresa delle quotazioni petrolifere. In Paesi come l’Indonesia, la Malesia e l’India, il governo ha smantellato le sovvenzioni petrolifere e il prezzo del carburante al dettaglio a livello nazionale riflette a frandi linee i movimenti delle quotazioni registrati in ambito internazionale. Nonostante una ripresa dell’inflazione primaria, non si è osservata alcuna variazione apprezzabile del tasso d’inflazione di base (che esclude l’energia). Pertanto, le banche centrali in questi Paesi non avvertono certamente l’esigenza di modificare la loro linea di politica monetaria in tempi brevi.

“Prevediamo anche che il prezzo del petrolio dovrebbe subire una flessione nel corso dell’anno – affermano da Deutsche AM – la recente salita è dovuta a un disallineamento tra la domanda di greggio, caratterizzata da buona solidità, e un’offerta temporaneamente limitata. Questa fase di rialzo solleciterà un incremento della produzione statunitense che riequilibrerà il rapporto tra domanda e offerta. Nel corso dell’anno, infine, prevediamo un rafforzamento del dollaro statunitense che metterà sotto pressione il prezzo del greggio che è denominato in dollari”.

Prezzo del petrolio negli ultimi due anni

petrolio

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